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«Cara Ginevra, ti chiedo scusa»

La lettera di Stefano Addeo alla figlia di Giorgia Meloni. E stasera sarà ospite alla “Zanzara”

«Cara Ginevra, ti chiedo scusa»

Stefano Addeo

MARIGLIANO. «Cara Ginevra, non ci conosciamo, e forse un giorno nemmeno vorrai sapere chi sono. Ma io sento il dovere di scriverti». Comincia così la lettera che Stefano Addeo, il professore sospeso per aver scritto un post offensivo contro la figlia del presidente del Consiglio, ha deciso di affidare al “Roma”.

Un testo personale, senza giustificazioni, in cui ammette: «Ho fatto qualcosa di profondamente sbagliato». Un gesto di pentimento che arriva dopo giorni di polemiche, minacce ricevute, un tentato suicidio, e il dolore di una madre anziana che – racconta lui stesso – «ha capito tutto e non vive più». Ma anche un appello, che si rivolge idealmente a tutti gli adolescenti italiani: «La rete non è un gioco. Le parole restano. Possono fare male. A volte, molto male».

Addeo sarà ospite questa sera del programma radiofonico “La Zanzara”, dove parlerà pubblicamente dopo la lettera di cui il “Roma” è entrato in possesso. Un intervento che si annuncia delicato, e in cui il docente proverà a spiegare come intende «trasformare un errore così grave in un impegno sincero». Nel testo completo, che sarà pubblicato integralmente domani sul nostro giornale, Addeo scrive ancora: «Non voglio pietà. Ma spero che tu, Ginevra, non perda mai la fiducia nel mondo degli adulti. E se lo farai, almeno non sia a causa mia».

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