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Tumori, inquinamento e zero prevenzione: ecco come si forma la “tempesta perfetta”

Il Registro regionale è manchevole per assenza di dati specifici per distretto. Cancro al polmone e alla mammella in netto aumento

Smog, Napoli tra le città più a rischio

NAPOLI. La Regione Campania è sotto i riflettori per un quadro sanitario allarmante. Il Registro Tumori Regionale, pubblicato senza tanto clamore lo scorso 28 maggio e aggiornato al 2021 con proiezioni fino al 2025, dipinge una "tempesta perfetta" che sta letteralmente sbriciolando la salute dei cittadini. Nonostante l'assenza di dati specifici per distretto sanitario – una lacuna grave, il rapporto evidenzia chiaramente le conseguenze di una presunta incapacità a intervenire efficacemente nella cosiddetta Prevenzione Primaria, concentrando gli sforzi quasi esclusivamente sulla diagnosi precoce che è invece una Prevenzione Secondaria.

Melanoma e Inquinamento: Il Legame Ignorato. Un esempio che calza a pennello su questo innesto è l'eccesso significativo di incidenza di melanoma, soprattutto tra i giovani. Questo dato sembra correlato non solo all'esposizione solare, ma anche a gravi situazioni di inquinamento ambientale locale, non limitato a Pcb e diossine, ma esteso a sostanze come Pfas e Pfoas. Nonostante la Regione Campania abbia investito decine di milioni di euro in monitoraggi ambientali (come lo studio Sspes), i risultati non sono ancora stati pubblicati su riviste internazionali. Manca, in particolare, ogni dato sulla presenza di Pfas e Pfoas nelle zone dove sono stati smantellati centinaia di migliaia di frigoriferi e nelle aree delle concerie del Sarno. E questo nonostante i ripetuti allarme delle associazioni ambientaliste. Inoltre bisogna tener presente che già nel marzo 2013, un gruppo di lavoro della Iarc ha riclassificato i Pcb come cancerogeni umani, con evidenze per il melanoma e il cancro della mammella. I medici, sulla scorta di studi specific, stanno denunciando questa concomitanza ma tutto resta teorico. Questi dati ufficiali del Registro Tumori, con trend al 2025 che indicano un inquinamento noto o peggio ignorato, rendono la situazione ancora più critica.

Il Canale del Fumo: Donne e Cancro al Polmone, un Dramma Legato all'Economia. Ma c’è di peggio. un caso ancora più grave, secondo molti oncologi, di gestione sanitaria deficitaria, sulla Prevenzione Primaria, è l'incremento eccezionale del cancro del polmone tra le donne. Questo fenomeno è attribuibile a un aumento delle fumatrici nell'ultimo decennio. Innumerevoli ricerche, e no ultime inchieste di giornali e trasmissioni, evidenziano che «non esiste nulla, a parte la cocaina, in grado di indurre dipendenza come la nicotina inserita in concentrazioni crescenti negli svapatori dalle nostre ragazze». Il risultato è un notevolissimo incremento di cancro al polmone, specie tra le giovani donne campane, che si somma all'inquinamento della "Terra dei Fuochi" e viene diagnosticato quasi sempre in stadio avanzato, rendendo inutile persino la prevenzione secondaria chirurgica. Le spese per curare questi casi superano di gran lunga il miliardo di euro.

Altri Tumori in Eccesso: Una Terra Contaminata e Sottovalutata. Il Registro Tumori segnala inoltre un eccesso di incidenza di cancro della vescica, correlabile alle centinaia di pozzi contaminati sequestrati decenni fa. Si registra anche un eccesso di cancro della tiroide, dovuto a grave inquinamento e non certo correlabile alla sola radioattività ambientale naturale, come dimostra il distretto di Ischia, che mostra da decenni una grave inversione del tasso di incidenza e mortalità rispetto a zone interne non radioattive come Acerra. Infine, un eccesso di linfomi non Hodgkin e di cancro della mammella è riscontrato specie in distretti come Acerra, correlabile a contaminazioni da diossine, Pfas e Pfoas, su cui mancano dati certi di biomonitoraggio ambientale da parte della Regione.

«Aver sottovlutato l'inquinamento ambientale e della conseguente contaminazione tossica delle matrici umane in Regione è gravissimaha concluso Michele Molino, oncologoLa Campania, la regione più giovane d'Italia ma ha urgente bisogno di un governo che tenga presente queste cose e più competente, capace di riconoscere e affrontare il disastro ambientale della "Terra dei Fuochi", che ha creato e continua ad alimentare questa "tempesta perfetta", causando un incontrastato eccesso di mortalità, non solo per cancro, tra i suoi cittadini».

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