Cerca

il caso

Garlasco, proroga per incidente probatorio

Indagato ex procuratore di Pavia, familiari Poggi: sconcertati

Garlasco, proroga per incidente prorbatorio

La giudice per le indagini preliminari di Pavia Daniela Garlaschelli, ha concesso una proroga di 70 giorni - su richiesta degli stessi periti della gip, la genetista Denise Albani e l'esperto dattiloscopico Domenico Marchigiani - per consentire di concludere gli accertamenti disposti nell'ambito dell'incidente probatorio che fanno parte della nuova inchiesta su Andrea Sempio, indagato per l'omicidio (in concorso) di Chiara Poggi uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. La nuova udienza è fissata per il prossimo 18 dicembre.

INDAGATO VENDITTI. Intanto, l'ex procuratore di Pavia Mario Venditti è indagato per corruzione in atti giudiziari. Secondo la procura di Pavia il magistrato sarebbe stato corrotto, all'epoca dei fatti, per scagionare - avvenne due volte - Andrea Sempio nell'ambito dell'inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi.

Questa mattina i militari della guardia di finanza di Pavia hanno perquisito le abitazioni di Venditti a Pavia, Genova e Campione d'Italia e la casa dei genitori e degli zii dello stesso Sempio, oltre che di due ex appartenenti alle forze dell'ordine. Ci sarebbero degli appunti trovati nella casa dei Sempio in cui è scritto "Venditti archivia per 20/30 euro".

LEGALE SEMPIO. "Non era spaventato. Stamattina era più tranquillo del solito. Ha detto ‘sono qui, sono gentilissimi, non so cosa vogliano, non siamo indagati. Ormai siamo abituati alle perquisizioni”, mi ha detto. Se uno non ha niente da temere rimane tranquillo”. Così la legale di Andrea Sempio, Angela Taccia, dopo aver sentito questa mattina il suo assistito mentre erano in corso le perquisizioni della polizia giudiziaria nella casa dei genitori.

LEGALE STASI. "Abbiamo sempre rispetto le indagini, non ci siamo mai permessi di dirci sconcertati o di denigrare la procura. Anche per Venditti vale la prescrizione di innocenza, ma i fatti, se confermati, sarebbero gravissimi. Ci sarebbe da piangere non da ridere”. Così la legale di Alberto Stasi, Giada Bocellari, dopo che questa mattina il difensore della famiglia Poggi si era detto “sconcertato” per la nuova inchiesta della procura di Brescia. L’altro difensore di Stasi, Antonio De Rensis, ha quindi concluso uscendo dalla procura di Pavia: “Le indagini di Brescia non deve turbare nessuno. Cosa c’entra questo con il dolore? Le indagini tradizionali sono tutte importanti e vanno seguite con rispetto".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori