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Acquaroli si riconferma presidente delle Marche

Il candidato del centrodestra si attesta oltre il 51% mentre Ricci del centrosinistra si ferma al 45%

Acquaroli si riconferma presidente delle Marche

Il centrodestra vince le elezioni regionali nelle Marche e il governatore Francesco Acquaroli viene rieletto governatore. Matteo Ricci, lo sfidante, oggi 29 settembre si è congratulato con l'avversario prima dei risultati definitivi del voto.

Dalle proiezioni e dai dati parziali, Acquaroli è in vantaggio netto e si avvia a conquistare un'ampia vittoria. Quando sono state scrutinate 425 sezioni su 1.572, il candidato del centrodestra si attesta al 51,28% mentre Ricci è al 45,53%. In base alla IV proiezione Swg per il TgLa7 Acquaroli è al 52,2% mentre Ricci al 44,70%. Fratelli d'Italia è primo partito con il 23,90% mentre il Pd è al 20,4%.

Quando sono pervenuti tutti i dati delle 1.572 sezioni, l'affluenza definitiva è al 50,01%. Nella precedente tornata del 2022 era stata del 59,75%.

"Francesco Acquaroli vince le elezioni regionali nelle Marche confermandosi presidente. Gli elettori hanno premiato una persona che in questi anni ha lavorato senza sosta per la sua regione e i suoi cittadini", scrive intanto la premier Giorgia Meloni su X. "Sono certa che continuerà nel suo impegno con la stessa passione e determinazione. Complimenti Francesco e buon lavoro", conclude la premier e leader di Fdi.

"C'è amarezza per ciò che mi è successo personalmente, ricevere un avviso di garanzia in piena campagna elettorale mi ha colpito, mi ha colpito la strumentalizzazione sui media dell'altra parte politica e purtroppo qualche effetto l'ha avuto", le parole di Ricci al comitato elettorale ad Ancona. "Ho dato tutto ma non è bastato".

"La campagna elettorale su Gaza? Lo lo rifarei domani mattina, un amministratore deve stare coi piedi sulla sua terra, ma con la testa sul mondo", ha poi detto il candidato del centrosinistra, secondo cui “nelle Marche ci sono tanti problemi" ma "i marchigiani hanno scelto la continuità. Il dato è chiaro".

"Ora - dice ancora - va tenuta unita la coalizione, senza non si compete neanche". Poi risponde a chi gli chiede se non abbia inciso il fatto che i leader del centrosinistra, a differenza di quelli del centrodestra, non siano saliti insieme sul palco in campagna elettorale: "I leader del centrosinistra si sono spesi in modo generoso e di più non potevano fare”.

"Abbiamo visto crescere un'onda sperando che fosse decisiva. Speravamo di dare un contributo a livello nazionale perché non c’è alternativa senza alleanza come quella che abbiamo costruito nelle Marche. Ma c'è ancora una forte spinta a destra e questo voto lo conferma. Abbiamo fatto una battaglia controvento. Non ho alcun rammarico, rifarei tutti", afferma Ricci.

Tra consigliere regionale e europarlamentare "c'è incompatibilità, vedremo. Sicuramente darò una mano a impostare l'opposizione, una volta che avremo gli eletti, va mantenuta la coalizione che abbiamo costruito. Poi farò le mie valutazioni, con il mio partito, ma questo non è oggetto di discussione di oggi", ha poi detto a La7.

L'affluenza più alta (52,38%) si è registrata nelle circoscrizioni di Pesaro e Urbino, a seguire in quella di Fermo con il 51,22% e di Ancona con il 50,41%. Nella circoscrizione di Ascoli Piceno l'affluenza è stata del 48,97% e in quella di Macerata del 47,02%.

Alle urne si sono recati 662.845 marchigiani. La circoscrizione di Ancona ha fatto registrare un’affluenza del 50,41% (rispetto al 60,50% del 2020). In quella di Ascoli Piceno la percentuale è stata del 48,97% (57,70% nel 2020), in quella di Fermo 51,22% (61,20% nel 2020), in quella di Macerata 47,02% (rispetto al 56,60% del 2020), in quella di Pesaro e Urbino 52,38% (62,30% nel 2020). Queste le percentuali conclusive registrate nelle città capoluogo regionale e provinciali: Ancona 51,16%, Ascoli Piceno 52,19%, Fermo 56,30%, Macerata 50,91%, Pesaro 54,07%, Urbino 57,48%.

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