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Fca ritira la proposta

Fca ritira la proposta

Fca ha ritirato "con effetto immediato" la proposta di fusione avanzata a Renault perché "non vi sono attualmente in Francia le condizioni politiche perché una simile fusione proceda con successo". Lo ha deciso nella notte il Cda presieduto da John Elkann dopo che il Cda del gruppo francese si è chiuso senza una decisione. A renderlo noto un comunicato del gruppo italo-americano, in cui si legge che "Fca continua ad essere fermamente convinta della stringente logica evolutiva di una proposta che ha ricevuto ampio apprezzamento sin dal momento in cui è stata formulata e la cui struttura e condizioni erano attentamente bilanciati al fine di assicurare sostanziali benefici a tutte le parti".

"Fca continuerà a perseguire i propri obiettivi implementando la propria strategia indipendente" conclude la nota, nella quale il gruppo esprime "sincera gratitudine a Groupe Renault, in particolare al suo presidente, all'amministratore delegato e agli alliance partners, Nissan e Mitsubishi, per il costruttivo impegno in merito a tutti gli aspetti della proposta".

BORSA - Saltata la proposta, arrivano perdite vistose in Borsa per Renault e Fca: il gruppo francese  segna un -7% mentre Fca - dopo aver ceduto in apertura oltre il 3% - sta limando le perdite all'1,64%.

DI MAIO - "Questa vicenda dimostra che quando la politica cerca di intervenire nelle vicende economiche non sempre fa bene" ha detto il ministro dello Sviluppo Di Maio, intervistato a 'Radio Anch'io' su Radio Raiuno. "Se la Fca ha ritirato la proposta, evidentemente non ha visto una convenienza".

CONFINDUSTRIA - "Quando gli Stati iniziano a intervenire massicciamente su questioni di merito e di mercato - ha poi affermato il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia - gli effetti conseguenti sono quelli di un arretramento su alcune visioni strategiche".

 
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