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20 Marzo 2020 - 12:33
Alla luce dell’epidemia di coronavirus in atto, il Fondo Monetario Internazionale taglia da +0,5 a -0,6% la stima sulla crescita dell’economia italiana nel 2020, sebbene – spiega – le dimensioni di questo calo “potrebbero restare molto incerte per diverso tempo” viste le profonde ricadute dell’emergenza. Nel rapporto annuale sul nostro paese, aggiornato per tenere conto dell’emergenza coronavirus, l’Fmi ricorda come – al di là delle difficoltà economiche interne – “anche lo scenario esterno si è indebolito” e quindi “è forte il rischio che il dato sia notevolmente più debole”. Per il Fondo “la crescita a medio termine è prevista intorno allo 0,7 per cento, sebbene anche questo dato sia soggetto a incertezza legata alla durata e sull'entità della crisi”.
Dopo il calo del 2020, il Fondo stima una leggera ripresa negli anni a venire: +0,8% l’anno nel periodo 2021-2023, soprattutto grazie al contributo della domanda interna, pubblica e privata, mentre dal commercio estero arriverebbe un contributo praticamente piatto con un export che quest’anno dovrebbe registrare un calo pari all’1,9% del Pil mentre per l’import la riduzione sarebbe del 2,0%.
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