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Vertice Almaviva, le posizioni restano distanti

Vertice Almaviva, le posizioni restano distanti

Mercoledì il prossimo incontro al ministero dello Sviluppo economico

NAPOLI. Restano distanti le posizioni di Almaviva e sindacati. Al termine di un lungo faccia a faccia, durato oltre due ore, nella sede di Unindustria, a Roma, non è stato trovato l'accordo. Il colosso dei call center, che nelle scorse settimane ha annunciato quasi 3mila esuberi nelle sedi di Palermo (1670), Roma (918) e Napoli (400), si è detto disposto a ritirare i licenziamenti a fronte della definizione di un nuovo contratto di solidarietà ma solo per i tre siti per i quali sono state già avviate le procedure di mobilità. "Per noi è inaccettabile - dice all'AdnKronos il segretario generale della Slc Cgil Palermo, Maurizio Rosso -, soprattutto a fronte degli elementi di novità oggettiva emersi oggi dal vertice al Mise". Stamattina al ministero dello Sviluppo economico, infatti, il Governo ha incontrato le parti sociali. Sul tappeto la crisi generale del settore dei call center con l'annuncio da parte dell'Esecutivo di una stretta sui controlli e un inasprimento delle sanzioni. "Oggi al tavolo - spiega Rosso - il Governo ha dichiarato che c'è bisogno di una politica industriale per questo settore, riconoscendolo come un tassello fondamentale per lo sviluppo del Paese".

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