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08 Settembre 2016 - 19:11
Cgil, Cisl e Uil accusano: atto discriminatorio, un dramma per oltre 20mila lavoratori
NAPOLI. «Escludere i lavoratori della Campania dal provvedimento di proroga degli ammortizzatori sociali solo per motivi meramente burocratici in quanto non inclusi nelle aree di crisi complesse significa non solo discriminare, ma anche lasciare nel dramma e senza sostegno più di ventimila lavoratori». È quanto affermano Spadaro, Lucci, Bombardieri, rispettivamente rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil Campania. I tre sindacalisti hanno inviato lettere al Presidente della Regione Campania De Luca, agli Assessori regionali Lepore e Palmeri e al Sottosegretario del Ministero del Lavoro, Franca Biondelli, per evidenziare questa discriminazione e richiedere un incontro al fine di recuperare questa ingiustizia. «È evidente - continuano - che il mancato riconoscimento in Campania delle “aree di crisi complessa” non può calpestare i diritti di quei lavoratori che al pari di altri, in diverse regioni e nelle medesime condizioni, se non addirittura peggiori, vengono di fatto esclusi dal provvedimento di proroga degli ammortizzatori in deroga».
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