Cerca

Ponte sullo Stretto, Renzi: noi siamo pronti

Ponte sullo Stretto, Renzi: noi siamo pronti

Per il premier può creare 100mila posti di lavoro

"Va completato il grande collegamento di quella che Delrio chiama la Napoli-Palermo, per non parlare di ponte sullo Stretto. Un'operazione che porta 100 mila posti di lavoro ed e' utile perche' toglie la Calabria dall'isolamento e permette di avere una Sicilia piu' vicina e raggiungibile. Noi siamo pronti. Se voi siete nella condizione di portare le carte e sistemare cio' che e'' fermo da 10 anni, noi sblocchiamo". Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi a Milano alla celebrazione per i 110 anni della Salini-Impregilo. "La Salerno- Reggio Calabria il 22 dicembre sara' percorribile senza alcun cantiere", ha poi affermato il premier che ha aggiunto: "La mia e' una sfida in positivo. Rispetto chi dice che l'Italia e' finita, ma penso che il compito di chi fa politica sia di indicare una direzione". Renzi ha poi ribadito che "tutto cio' che va in edilizia scolastica sara' fuori dal patto di stabilita'" e ha invitato l'Europa "a ripartire dagli investimenti, che devono tornare a essere una priorita'".  In precedenza il premier, nel corso della visita all'ospedale San Raffaele, aveva detto: "L'Italia deve smetterla con i tagli lineari. Sulla sanita' e' evidente che si e' tagliato anche troppo. Oggi abbiamo 112 miliardi per il fondo Sanita', siamo tornati a risalire. Noi vogliamo mettere al centro la questione della salute dell'Italia anche con il progetto dello Human Technopole. I migliori ricercatori devono venire qui a Milano, che deve competere con i grandi centri di ricerca mondiali". Aveva proseguito Renzi: "Come Paese noi abbiamo molti difetti, ce li raccontano e ce li raccontiamo tutti i giorni. Quando c'e' un problema, non si puo' mettere la polvere sotto il tappeto. A fronte di questi problemi, c'e' un Paese che nella sanita' e' tra i piu' forti del mondo. Questa partita va giocata a livello internazionale, altrimenti ci si ridurra' a giocare un campionato di Serie B. Invece, nel settore della sanita', dell'innovazione e nella ricerca, l'Italia puo' giocare in Serie A, anzi in Champions League. Siamo il secondo Paese piu' longevo al mondo, dobbiamo uscire dalla retorica dei cervelli in fuga e valorizzare le nostre eccellenze. Non e' che chi rimane qui non e' un cervello. Questo e' un racconto autodistruttivo".

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori