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Scomparsa Antonio Martino, Tirelli (Cpi): un gigante del pensiero economico

Scomparsa Antonio Martino, Tirelli (Cpi): un gigante del pensiero economico

Il presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale ricorda l'ex ministro: recuperare il valore dei suoi studi scientifici

«La scomparsa di Antonio Martino sottrae agli autentici liberali italiani e al mondo intellettuale internazionale la possibilità di continuare ad abbeverarsi a una fonte cristallina di rigore morale e di competenze che non hanno eguali nella storia recente del nostro Paese. Restano però il suo esempio e la sua vasta produzione scientifica che rappresentano punti saldi e irrinunciabili di confronto e di riflessione per chi ancora auspica una società svincolata dal controllo asfissiante dello Stato».

A dirlo è l'avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali del diritto europeo e internazionale, già commentatore per la Bbc e per il New York Times su temi di attualità e di politica giudiziaria.

«Antonio Martino è stato una colonna del pensiero liberale italiano contemporaneo, fecondo pensatore e politico impegnato in prima persona in quella rivoluzione liberale, purtroppo fallita, vagheggiata da Silvio Berlusconi dopo la sua vittoria alle elezioni del 1994».
«Bisognerà recuperare l'eredità di Martino soprattutto dal punto di vista del pensiero economico, che nella sua visione non ha le fattezze smunte di una scienza astratta, arida ma che, al contrario, è alimentata da un ricco canale di nutrimento filosofico, sull'esempio dei grandi intellettuali illuministi».

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