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Napoli capitale del caro spesa: alimentari alle stelle

Napoli capitale del caro spesa: alimentari alle stelle

NAPOLI. Carrello della spesa sempre più caro a Napoli. A gennaio in città i prodotti alimentari e le bevande analcoliche sono rincarati del 12,9% su base annua, in netta controtendenza con il dato medio nazionale che non solo si è fermato a +12%, ma che ha subito una flessione rispetto al mese precedente dello 0,6%. Tutt’altro l’andamento all’ombra del Vesuvio, dove fare la spesa a gennaio è costato lo 0,8% in più rispetto al mese di dicembre 2022, facendo segnare quasi un punto percentuale in più della media nazionale, confermando così un andamento che non accenna a invertire la rotta. Sono mesi, infatti, che il carrello della spesa è sempre più caro.

LA DISCESA DELL’ENERGIA. Se si guardano gli andamenti di tutti i vari settori si scopre che a gennaio in pratica un solo capitolo risulta in discesa: quello che riguarda abitazione, acqua, elettricità e combustibili, ridotto del 6,9% rispetto al mese precedente. In questo caso il merito è soltanto dei primi cali delle quotazioni sui mercati internazionali del gas e dell’elettricità. Ma i costi in realtà restano mostruosamente elevati. E per rendersene conto basta guardare al dato annuale, con le bollette che per i napoletani sono aumentate di ben il 28,6%. Dato che almeno in parte contribuisce a spiegare anche i rincari alimentari.

GLI ALTRI SETTORI. Cibo a parte, aumentano anche mobili e articoli per la casa (+7,4%), i servizi ricettivi e di ristorazione a +7,2 (ma su base mensile invece gli aumenti sono stati limitati a +0,2%) ed i trasporti (+6,8% su base annuale). In discesa (-0,4% mensile) invece il comparto istruzione.

L’INFLAZIONE GENERALE SCENDE DELLO 0,1% SU BASE MENSILE. Tuttavia, proprio la decisa discesa del capitolo energia e acqua, consente comunque di far tornare il segno meno davanti al dato generale dell’inflazione mensile, anche se si tratta di un decimale appena: -0,1%. Insomma, magra consolazione. La frenata appare invece più netta se si guarda il dato annuale, con i prezzi al consumo a gennaio in aumento del 9,4%. A dicembre il tasso tendenziale era dell’11,1%, stavolta in linea con la frenata a livello nazionale.

SPESE PER 2.200 EURO IN PIÙ. Ma come si traducono poi questi numeri nelle tasche delle famiglie napoletane? Secondo i calcoli dall’Unione nazionale consumatori, Napoli con il +9,4% ha una spesa supplementare pari a 2.203 euro annui per una famiglia media da 2-3 componenti. Il conto sale, ovviamente in caso di un maggior numero di componenti. Nulla in confronto alla città più costosa d’Italia che è Bolzano, con un’inflazione del 10,4% e una spesa aggiuntiva per una famiglia di 2-3 componenti che sale fino a 3.647 euro

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