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27 Dicembre 2017 - 13:12
Risultati della ricerca di Confindustria-Srm. Sale la quota di export. Ma è ancora elevata la percentuale di giovani che non lavorato: al Sud sono il 60% del Paese
NAPOLI. L'anno 2017 conferma un moderato ma costante miglioramento dell'economia meridionale; le regioni del Sud crescono in linea con la media nazionale e questa tendenza alla crescita dovrebbe proseguire anche nel 2018 con un incremento del Pil superiore all'1% per il secondo anno consecutivo. È il risultato del chek-up di Confindustrai-Srm sul Mezzogiorno d'Italia.
Gli investimenti privati tornano a crescere, spinti da quelli dell'industria in senso stretto, con un aumento del 40%. Sale l'export, e crescono presenze e spese dei turisti, specie stranieri. Permangono tuttavia dei fattori di criticità. E' ancora elevata la quota dei giovani che non studiano e non lavorano, sono 1,8 milioni quasi il 60% del totale nazionale. Le persone sotto la soglia di povertà, seppure in diminuzione, rappresentano il 19% del totale degli abitanti. Gli investimenti pubblici evidenziano una contrazione toccando un nuovo minimo degli ultimi 15 anni. Per scalfire in profondità il disagio ancora presente in larga parte della società meridionale, è necessario intensificare i processi di crescita, accelerando la realizzazione degli investimenti pubblici e favorendo quelli privati.
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