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20 Giugno 2024 - 08:26
NAPOLI. La Campania cresce più della media nazionale. È stato un 2023 pieno di luci, anche se con qualche ombra, quello archiviato dall’economia della regione. A trainarla sono stati soprattutto il settore dei servizi e delle costruzioni, mentre continua a soffrire l’industria che segnala un netto arretramento. Si conferma poi il grande ruolo delle esportazioni, che hanno vissuto un anno da vero e proprio record.
LA CAMPANIA È CRESCIUTA QUANTO IL NORDEST. A mettere in fila i numeri è Svimez, che nel suo report sull’andamento dell’economia spiega come la Campania sia cresciuta dell’1,3% nel 2023, un dato nettamente superiore alla media nazionale, pari allo 0,9% e pari a quella del “mitico” Nord-Est (+0,9%). La Campania è cresciuta anche il triplo del Centro, dove nel 2023 il Pil si è fermato a +0,4%.
MALE L’INDUSTRIA, MA VOLA L’EXPORT. Piuttosto omogenea e sostenuta è stata la crescita del Pil in Abruzzo, Molise (+1,4%), Campania (1,3%) e Calabria (1,2%), con alcune differenze di carattere settoriale. In Abruzzo la crescita ha riguardato anche il settore industriale (+2%), mentre va segnalato, però, che la Campania risulta la regione italiana con la maggiore crescita delle esportazioni nel 2023, quando ha fatto segnare un vero e proprio boom (+29%).
ARRETRA L’AGRICOLTURA MA AUMENTANO LE COSTRUZIONI. Se si vanno ad analizzare i dati disaggregati per settore di attività economica, la Svimez spiega che in Campania la crescita è stata trainata, oltre che dale esportazioni, anche dalle costruzioni che hanno fatto registrare una lusinghiera crescita pari al 3,2%. Un dato sul quale pesa in positivo il traino del Superbonus edilizio 110% e dei lavori del Pnrr, mentre i servizi hanno fatto registrare un ottimo +1,8%.Tra i capitoli negativi va iscritta invece l’agricoltura, che subisce un calo netto pari all’1,7% in termini di valore aggiunto rispetto all’anno precedente.
IL RUOLO DEL PNRR E LA SPINTA ALLA CRESCITA. A spingere la crescita della campania come dell’intero Sud è anche l’avanzamento dei lavori pubblici con il Pnrr, spinta decisamente più evidente che nelle altre aree del Paese, saliti in un anno nel 2023, del 16,8% al Sud, contro il +7,2% del Centro-Nord. Nel complesso delle regioni meridionali gli investimenti in opere pubbliche sono cresciuti da 8,7 a 13 miliardi tra il 2022 e il 2023 (+50,1% contro il +37,6% nel CentroNord).
IL BOOM DEL TURISMO. Sulla crescita però hanno inciso in maniera determinante anche il terziario e soprattutto l’incremento del turismo: la crescita delle presenze turistiche è risultata di circa un punto percentuale più accentuata nell’area centro-settentrionale. Significativo anche l’aumento degli occupati, che in un anno si sono incrementati del 2,6% a fronte di una media nazionale dell’1,8%.Gli investimenti in opere pubbliche hanno generato effetti espansivi più intensi al Sud, con un contributo al Pil del Mezzogiorno del 2023 pari a circa mezzo punto percentuale (il 40% circa della crescita complessiva). La spesa pubblica per incentivi alle imprese al Sud è stata inferiore che al Centro Nord.
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