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Economia

Srm: «Da Mare a Medio Oceano, il Mediterraneo nella storia»

Trasporto ro-ro e container i driver di sviluppo dei porti di Napoli e Salerno

Srm: «Da Mare a Medio Oceano, il Mediterraneo nella storia”»

Massimo Deandreis, direttore generale di Srm

NAPOLI. Il Mediterraneo continuerà a rappresentare il punto di arrivo delle rotte dall’Asia e dalla Via della Seta con una crescita stimata al 2028 del 3,3%. E l’Italia si candida ad essere il ponte logistico ed energetico verso il Nord Africa. Da qui l’importanza strategica di quest’area.

L’economia del mare sta infatti  guidando i processi di transizione energetica dei porti dell’area Med. Anche i porti di Napoli e Salerno stanno sempre più diventando degli hub energetici, mentre la sfida dei carburanti alternativi e la logistica attraverso l’intermodalità stanno stimolando gli investimenti “green”. Tutto questo ha una crescente dimensione geopolitica: energia, portualità, logistica, commercio, Suez, crescita di Cina e Asia nel Mediterraneo.

I porti italiani rappresentano pertanto uno strumento a sostegno del sistema industriale, ne supportano l’internazionalizzazione dato che il 28% dell’import/export in valore e il 50% in quantità utilizza la nave. Tutti  aspetti  che toccano rilevanti interessi  strategici e costituiscono l’opportunità di affermare il ruolo di Napoli e di Salerno al centro del Mediterraneo. E’ infatti attraverso lo shipping, la portualità e la logistica che si muove l’import-export della Campania.

Occorre però puntare su tre driver strategici: trasporto ro-ro e container, intermodaità e autotrasporto. A spiegarlo a margine di un seminario su “Mediterraneo, da Mare a Medio Oceano” alla Naples Shipping Week , Massimo Deandreis, direttore generale di Srm (Centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo). Deandreis  ha sostenuto che il 55 per cento delle imprese della regione realizza gran parte del proprio business via mare e questo settore pesa per il 5 percento sul Pil regionale.

Il porto di Napoli sta raggiungendo risultati significativi, oggi però è congestionato ed ha raggiunto il suo picco più alto in termini di capacità. In crescita anche Salerno, leader nei traffici contenitori e ro-ro (con Napoli oltre 55mila Teu trasportati, pari all’1,4 per cento del totale Italia): per Srm i due porti possono essere la testa di ponte nel Mediterraneo per i traffici a medio e lungo raggio.

“Le premesse e gli strumenti per lo sviluppo ci sono, bisogna metterli sinergicamente a sistema anche per contribuire alla costruzione di un sistema marittimo più competitivo sia a livello locale che internazionale”, ha evidenziato Deandreis. Un obiettivo che segue anche Assomalta.  Nel corso di un seminario bilaterale con Srm, l’associazione maltese  ha lanciato un messaggio di innovazione e cooperazione nel settore dello shipping.

Obiettivo comune è promuovere sinergie tra Malta  e Napoli nella movimentazione di merci o contenitori in un luogo intermedio per poi essere trasferite verso un’altra destinazione, vantaggi della bandiera maltese, la cantieristica, le crociere nel Mediterraneo. L’area Med sarà infatti  la terza area per intensità di crescita con un tasso medio (3,3%),  maggiore del 2,5% previsto nel resto del mondo.                                                                                                                        

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