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l'iniziativa

Intesa Sanpaolo chiude a Napoli il programma di accelerazione internazionale per le startup

Il programma in collaborazione con la Federico II

Intesa Sanpaolo chiude a Napoli il programma di accelerazione internazionale per le startup

Anna Roscio

NAPOLI. Oltre mille candidature in due edizioni, 80 selezionate, 250 attori tra imprese, investitori ed esperti coinvolti, 12 startup accelerate nella Silicon Valley. Questi i numeri della seconda edizione di Up2Stars, il programma di accelerazione di Intesa Sanpaolo dedicato alle startup, che punta a selezionare e sviluppare quelle più innovative per favorire il processo di trasferimento tecnologico verso le pmi. Un ecosistema di relazioni che ha permesso a 49 startup di avere inoltre accesso alla Lounge Elite-Gruppo Euronext per prepararsi al mercato dei capitali, oltre all’avvio di collaborazioni con imprese e pmi di settori come automotive e moda. Una rete di collaborazioni che, a partire dalla seconda edizione, si è estesa anche ai Centri nazionali di Ricerca e ai Partenariati estesi, oltre che al Centro di Innovazione Italiano a San Francisco istituito presso Innovit, dove per la prima volta 12 startup sono state accelerate nella Silicon Valley grazie ad una Banca italiana, confrontandosi con investitori, venture capitalist e imprenditori statunitensi.

Storie, progetti, nuove iniziative e prospettive di sviluppo condivise dalle startup durante la cerimonia conclusiva della seconda edizione di Up2Stars di Intesa Sanpaolo, organizzata e realizzata con il sostegno di Visa, che si è svolta presso l’Università Federico II di Napoli. Ad aprire l’evento sono stati Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e Giuseppe Nargi, direttore Regionale Campania Calabria e Sicilia Intesa Sanpaolo, seguiti da Serena Fumagalli, economista Research Department Intesa Sanpaolo, che ha illustrato lo scenario dell’innovazione in Italia.

L’Università Federico II di Napoli, polo d’eccellenza per l’innovazione che quest’anno festeggia 800 anni dalla fondazione, collabora da tempo con Intesa Sanpaolo. E’ infatti sede del Cnr Agritech, partner di Up2Stars, di cui la banca è socio fondatore, e dell’Innovation Hub del Gruppo, dedicato al trasferimento tecnologico dalla ricerca accademica verso le imprese.
Il programma Up2Stars è un’iniziativa concreta che si traduce complessivamente in un controvalore in servizi e opportunità pari a circa 2,2 milioni di euro e che si aggiunge alle attività di supporto - finanziario e non- offerto da Intesa Sanpaolo alle startup. Da oltre un decennio, infatti, il Gruppo bancario dedica una profonda attenzione a questo segmento di imprese, con una quota di mercato pari a quasi il 32% e con finanziamenti che superano gli 800 milioni di euro. E’ inoltre partner attivo nello sviluppo e rinnovamento dei modelli di trasferimento tecnologico alle imprese del territorio essendo socio fondatore di quattro Centri nazionali per la Ricerca a Milano, Bologna, Napoli e Padova, inseriti nell’ambito del Pnrr.

“Il successo registrato dalla seconda edizione di Up2Stars conferma la nostra capacità di azione concreta a supporto dell’innovazione e dei talenti italiani per promuovere sviluppo e transizione digitale del Paese”, ha commentato Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese Intesa Sanpaolo. “In due anni abbiamo selezionato 80 startup innovative che rappresentano un’eccellenza imprenditoriale, le abbiamo accelerate, presentate ad un’ampia platea di investitori ed imprese e, grazie alla nostra dimensione internazionale e a una rete di partner strategici come Innovit, abbiamo fornito loro tutti gli strumenti per misurarsi con il mercato globale. Lavoriamo da anni e investiamo per creare una rete organica fatta di ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico verso le pmi, capace di favorire la transizione del nostro Paese verso nuovi modelli, in stretta collaborazione con gli obiettivi del Pnrr”.

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