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economia
29 Gennaio 2025 - 15:16
NAPOLI. Il Caffè napoletano (+9,7%), le Conserve di Nocera (+2%), e l’alimentare napoletano (+2,3%) trainano l’export dei distretti industriali della Campania. Sono queste le note liete contenute nel monitor di Intesa Sanpaolo sui distretti e poli industriali nei primi nove mesi del 2024. Il monitor commenta anche le principali voci dei distretti e indica nell’innovazione da strada maestra per invertire una tendenza altalenante. Non mancano però le criticità: la mozzarella di bufala campana subisce un lieve calo (-1%), mentre il distretto di Avellino registra una contrazione ancora più marcata (-5,2%). Nei settori manifatturieri tradizionali, come il sistema moda, le difficoltà restano marcate. L’abbigliamento napoletano chiude con un calo del 5,4%, mentre il distretto calzaturiero flette del 6,5%. Sul fronte dei poli tecnologici, l’export evidenzia un quadro caratterizzato da luci e ombre. Se il polo farmaceutico di Napoli registra una crescita del 16,8%, gli analisti di Intesa rilevano che questa performance è trainata esclusivamente dal Polo farmaceutico di Napoli (+33,9%). Nei poli Ict e aerospaziale permangono segnali negativi con cali dell’8%. L’analisi dell’export dei distretti del Mezzogiorno rivela un quadro complesso, in cui la forza del Mezzogiorno verso nuovi mercati riescono a compensare solo in parte ed in qualità dei prodotti le difficoltà strutturali di alcuni comparti. La strada da percorrere è l’innovazione, sfruttando appieno il potenziale competitivo di un territorio produttive ricco, come la regione Campania, riconosciute ed apprezzate a livello internazionale.
“Ancora una volta, il Sud dimostra la capacità di emergere con le proprie eccellenze, pur in un quadro di differenziazione tra i vari distretti. Per consolidare le tendenze positive e affrontare le sfide future sarà fondamentale investire in innovazione, promozione internazionale e qualità dei prodotti, sfruttando il potenziale competitivo di questo territorio”, commenta Giuseppe Nargi, direttore regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo. “Il nostro impegno è sostenere le imprese nei loro piani di crescita e di investimento per migliorare la propria competitività su nuovi mercati e per governare i processi di transizione ambientale e digitale nel Mezzogiorno”.
Il monitor evidenzia inoltre che la Campania è la regione del Mezzogiorno con il maggior valore di esportazioni a prezzi correnti, ed è rimasta sostanzialmente stabile (+0,1%), raggiungendo un valore delle vendite all'estero dei suoi distretti industriali di oltre 3,4 miliardi di euro nei primi dieci mesi del 2024. In sintesi, l’export dei distretti del Mezzogiorno ha evidenziato un quadro contrastante, caratterizzato da sfide in alcuni settori ma anche da significativi spunti di positività. Nonostante le difficoltà incontrate dal sistema moda e dal sistema casa, il settore agro-alimentare si conferma il pilastro trainante dell’economia del territorio, con crescite rilevanti in diversi distretti. L’export verso mercati lontani, tra cui Stati Uniti, Repubblica di Corea, Cina, Turchia e Arabia Saudita, ha registrato un buon dinamismo, contribuendo a compensare la debolezza riscontrata nei tradizionali mercati maturi vicini. Questi risultati evidenziano la capacità del Mezzogiorno di adattarsi a un contesto globale complesso, esplorando nuovi mercati, valorizzando settori strategici e puntando sulla qualità e l’autenticità del Made-in-Italy per rafforzare la competitività internazionale.
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