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l'opinione
30 Maggio 2025 - 11:33
Nel corso della presentazione della trentottesima edizione della Coppa America a Villa Doria Pamphili, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni ha sottolineato come il Mezzogiorno possa svolgere un ruolo di locomotiva d'Italia, se continuerà a sviluppare il suo potenziale come sta avvenendo in questi anni. Le parole della Premier sono di per sé un segno della nuova centralità che il Governo sta assegnando a Napoli e al Sud. Ne costituisce una prova lo stesso forte impegno con cui si è riusciti a ottenere – l’Esecutivo in sinergia con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Manfredi che le gare finali deltrofeo velico più famoso e prestigioso al mondo si disputassero nelle acque del Golfo.
L’attenzione del Governo per il Sud, d’altro canto, non si limita a promuovere grandi eventi, che hanno un impatto notevole anche sul piano economico ma rappresentano pur sempre un episodio, in quanto tale circoscritto nel tempo, congiunturale e non strutturale. Il Governo si sta infatti adoperando anche per assicurare al Sud un ruolo strategico per lo sviluppo italiano ed europeo, con una vision che assegna al Mezzogiorno una funzione baricentrica per accrescere iniziative produttive e trafficicommerciali nel Mediterraneo.
Nella stessa direzione si pone il Piano Mattei. Un forte incremento delle relazioni con molti stati africani non può che avvantaggiare il Mezzogiorno, geograficamente proiettato verso i paesi della sponda sud. Il punto critico da superare, se mai, stanella capacità della pubblica amministrazione itali ana di assicurare quel plus di infrastrutture e di servizi che potrebbero consentire al Mezzogiorno di essere competitivo con altre macroareeeuropee. Qui siamo in ritardo, come emerge anche daidati sulla scarsa o nulla incidenza del Pnrrsul recupero di produttività dell'intero sistema Italia. La produttività del lavoro è diminuita anche nel 2024 (-0,2%). Dal 2000 al 2024 la crescita del Pil in termini reali in Italia è stata appena del 9,3%, mentre Germania e Francia hanno fatto tre volte meglio e la Spagna ha fatto segnare addirittura un +45%.
Il Pnnr non ha modificato questo quadro, né sul fronte della qualità dell’offerta di lavoro (abbiamo meno occupati in ambito tecnico scientifico rispetto ai nostri competitors europei) né su quello della dotazione di infrastrutture e servizi in grado di rendere più competitivo il sistema produttivo. Su quest’ultimo punto, in particolare, chiediamo al Governo di esercitare la massima pressione perché vi sia l'a uspicata svolta nell'efficacia della spesa pubblica in conto capitale.
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