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04 Settembre 2025 - 09:14
NAPOLI. Il mercato del lavoro italiano è in piena trasformazione, con nuove opportunità e sfide all'orizzonte. Secondo il rapporto di Unioncamere "Previsioni dei fabbisogni occupazionali e professionali in Italia a medio termine (20242028)", il Paese avrà bisogno di un numero impressionante di nuovi lavoratori, tra i 3,1 e 3,6 milioni nei prossimi cinque anni. La maggior parte di queste assunzioni servirà a rimpiazzare i lavoratori in uscita, ma si prevede anche una significativa creazione di nuovi posti. La domanda di lavoro non sarà uniforme su tutto il territorio nazionale.
Il Sud e le Isole, con la Campania in prima fila, guideranno la crescita, assorbendo il 30% del fabbisogno totale. A seguire, il Nord-Ovest, trainato dalla Lombardia, richiederà il 27,8% dei nuovi impiegati. Il Nord-Est e il Centro si posizioneranno in coda, rispettivamente con il 21,5% e il 20% della domanda. Questa dinamica indica un crescente ruolo del Mezzogiorno come motore di sviluppo economico e occupazionale. Le Competenze del Futuro: Green e Digitali Il rapporto Unioncamere evidenzia un dato cruciale: le competenze più richieste saranno quelle legate alla transizione ecologica e al mondo digitale.
Oltre 2,3 milioni di lavoratori dovranno possedere competenze "green", mentre per 2,1 milioni saranno fondamentali le abilità digitali. Nonostante le iniziali preoccupazioni, l'intelligenza artificiale non è vista come una minaccia, ma come uno strumento che integrerà e potenzierà molte professioni, senza sostituirle completamente. Sul fronte dell'istruzione, si registra un'inversione di tendenza: la richiesta di diplomati, in particolare da istituti tecnici e professionali, sarà molto più alta di quella di laureati. Quasi la metà delle posizioni disponibili andrà a persone con un diploma, mentre solo il 38% del fabbisogno totale richiederà una laurea.
Questo dato sottolinea la necessità di investire nella formazione professionale e tecnica per allineare l'offerta formativa alle esigenze del mercato. Le lauree STEM (scientifiche, tecniche, ingegneristiche e matematiche) rimangono comunque molto richieste, offrendo tra gli 8.000 e i 17.000 posti di lavoro all'anno. La Sfida della Formazione e l'Opportunità per Napoli e la Campania Per cogliere appieno le opportunità di questa trasformazione, l'Italia dovrà affrontare alcune criticità. La prima è il "mismatch" tra domanda e offerta di lavoro, ovvero la difficoltà delle aziende a trovare il personale con le competenze giuste. È essenziale che il sistema formativo si adegui più rapidamente alle esigenze del mercato, investendo nella formazione di figure professionali specializzate nelle nuove tecnologie e nella sostenibilità.
A Napoli e in tutta la Campania, dove l'incremento di domanda occupazionale è più marcato, sarà cruciale sviluppare programmi educativi che forniscano le competenze necessarie per rispondere alle richieste del settore. Inoltre, il rapporto suggerisce l'importanza di aumentare i tassi di attività e di investire in una formazione continua per i lavoratori già occupati, in modo da renderli più resilienti e adattabili ai cambiamenti del mercato. In conclusione, il futuro del lavoro in Italia è segnato da un forte bisogno di rinnovamento e adattamento, con una domanda crescente di competenze specifiche. Napoli e la Campania, grazie alla loro posizione strategica e al potenziale di crescita, hanno l'opportunità di diventare un esempio virtuoso di come una regione può affrontare e vincere le sfide del mercato del lavoro del XXI secolo.
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