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l'allarme
12 Ottobre 2025 - 09:30
I costi di gestione e manutenzione della casa sono letteralmente schizzati negli ultimi 10 anni, spinti al rialzo dall'impennata delle bollette. A fronte di un'inflazione dal 2015 ad oggi pari a circa il 23%, il prezzo dell'elettricità è aumentato di ben il 74%, quello del gas di oltre il 39% e quello dell'acqua di ben il 47,6%. C'è una sola voce che ha registrato un andamento negativo dell'indice dei prezzi: quella relativa agli elettrodomestici di grande dimensione, come frigoriferi e lavatrici, nel 2025 più economici dell'1,5% rispetto a 10 anni fa.
Ad elaborare i dati è Confedilizia che, in uno studio ad hoc, sottolinea come negli anni, si è registrato un incremento molto più consistente delle spese fisse dalle bollette agli interventi di manutenzione rispetto ad altre voci di consumo, come appunto gli elettrodomestici, che incidono solo occasionalmente sul bilancio di una famiglia. Guardando all'anno in corso, i costi relativi alla fornitura idrica, evidenzia l'organizzazione dei proprietari nello studio pubblicato online, sono anche quelli che hanno visto la maggiore inflazione: +4,8% tra giugno, luglio e agosto, e +4,7% in settembre, dopo incrementi superiori al 6% all'inizio del 2025. Più moderata è invece la crescita del costo della raccolta dei rifiuti, nel mese di settembre dell'1,8%, dopo un lungo periodo però di aumenti superiori al 3%.
I costi di alcuni servizi essenziali per la vita domestica, come le riparazioni e la manutenzione degli immobili, si sono fatti anch'essi sentire: da aprile, con la sola eccezione di luglio, il ritmo di crescita annuo non è mai sceso sotto il 3%. Per gas e luce invece, dopo una serie di rincari primaverili, settembre è stato un mese di flessione dei prezzi, rispettivamente del 5,6% e del 5,8%. Incrementi contenuti sono quelli che hanno colpito altri prodotti e servizi, come mobili e arredi, che il mese scorso hanno visto un aumento dello 0,9%, in linea con quello avvenuto nell'ultimo anno, e che in 10 anni sono diventati più costosi del 20,9%, meno dell'inflazione media. Degni di nota gli elettrodomestici, i cui prezzi a settembre sono diminuiti dell'1,5%.
Il calo, spiega Confedilizia, è stato trainato soprattutto da quelli di grandi dimensioni, come frigoriferi, lavatrici e lavastoviglie, che hanno visto una riduzione dei prezzi del 2,5% su settembre 2024 e addirittura dell'1,5% nei dieci anni dal 2015. Non è esattamente lo stesso per i piccoli elettrodomestici, come frullatori o ferri da stiro, che, dopo una fase di discesa dei prezzi, hanno visto un aumento, seppur lieve. Rispetto allo scorso decennio i rincari sono stati minimi, solo dello 0,7%. Limitati sono pure gli aumenti di prodotti come le stoviglie e gli utensili domestici, +0,9% quello annuo in settembre e +11,9% in 10 anni, oppure delle attrezzature per il giardino, rispettivamente +1% e +9,1%.
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