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«Il Sud da fanalino di coda a locomotiva del Paese»

La premier Meloni: la Zes Unica ha generato un giro d’affari di quasi 27 miliardi di euro

«Il Sud da fanalino di coda a locomotiva del Paese»

Giorgia Meloni

L'uscita dalla procedura di infrazione Ue per deficit eccessivo "e' un obiettivo che noi abbiamo traguardato per la primavera del 2027. Nei nostri piani dicevamo che saremmo scesi sotto il 3% alla fine del 2026, quindi nella primavera del 2027 l'uscita, a coronamento di uno sforzo fatto in questi 5 anni di governo. Adesso abbiamo alzato un po' l'asticella, e se raggiungeremo questo obiettivo nel 2025 sara' possibile per la Commissione europea farci uscire dalla procedura". Lo dice il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, intervenendo a un forum a Napoli, in videocollegamento. "Questo ha effetti benefici a largo spettro, a beneficio di tutti, a cominciare dalle istituzioni finanziarie - sottolinea Giorgetti - perche' io ricordo che quando viene aumentato il rating sovrano del Paese, inevitabilmente il rating delle banche, delle principali imprese segue a ruota lo stesso destino. E quindi migliori condizioni di credito, di approvvigionamento sui mercati e riduzione ovviamente a quel punto anche dell'onere dell'interesse". "Questo a beneficio appunto di istituzioni, dello Stato, ma anche delle famiglie. E questo e' un dividendo che si fa fatica a percepire, ma e' il dividendo di lungo periodo per cui vale la pena impegnarsi", conclude il ministro.

In Italia c'e' stato un "cambio di paradigma", che il governo "ha contribuito a imprimere a livello nazionale e che ha permesso, in particolare al Sud, di non essere piu' fanalino di coda, ma la locomotiva della nazione". Lo dice il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, in un messaggio letto a Napoli durante un forum. "Quando tre anni fa ci siamo insediati alla guida della nazione, abbiamo fatto una scelta di campo - aggiuge il premier - credere e investire nel protagonismo e nell'orgoglio del Sud, dando alle sue imprese e ai suoi lavoratori la concreta possibilita' di misurarsi ad armi pari con il resto d'Italia. Abbiamo detto basta alle disastrose politiche assistenzialiste che avevamo ereditato dal passato e abbiamo promosso una nuova visione fondata sugli investimenti, sulla formazione del capitale umano, sulla innovazione e sul merito".

Il Governo dal suo insediamento, tre anni fa, ha detto "basta alle disastrose politiche assistenzialiste che avevamo ereditato dal passato e abbiamo promosso una nuova visione fondata sugli investimenti, sulla formazione del capitale umano, sull’innovazione e sul merito" ha aggiunto la presidente del Consiglio. "Abbiamo osato e immaginato strumenti innovativi come la Zona Economica Speciale Unica, che ha generato un giro d’affari complessivo di quasi 27 miliardi di euro e ha rilanciato l’attrattività di questi territori sui mercati dei capitali e degli investitori". Meloni aggiunge che "per rafforzare questo strumento e andare incontro alle esigenze delle imprese, abbiamo scelto di confermare il credito d’imposta con questa manovra, stanziando oltre 2,3 miliardi nel 2026 e assicurando la continuità della misura nell’arco di un triennio".

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