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il bilancio dello stato
18 Novembre 2025 - 08:18
ROMA. «Quando le risorse pubbliche vengono spese correttamente, quando le tasse vengono pagate da tutti in modo equo, quando le imprese operano in un contesto libero da concorrenza sleale e da infiltrazioni criminali, allora il sistema funziona. E cresce la fiducia. E dove c’è fiducia, si investe, si innova, si assume, si guarda al domani». A dirlo il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti all’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola di polizia economico-finanziaria a Ostia. «Ed è in questo scenario che si inserisce, con forza il ruolo strategico della Guardia di Finanza», afferma. «Un’economia in cui la lotta all'evasione, alla corruzione e alla criminalità economica sia considerata una battaglia per la dignità del Paese», dice.
«Legalità sottolinea economica significa coesione, significa credibilità, significa sviluppo. Investire in essa vuol dire investire in un Paese più giusto, più forte, più libero. Vuol dire investire nel futuro dell’Italia, impegnarsi per aumentare la qualità della nostra democrazia, per la stabilità delle istituzioni, per il benessere collettivo». Ecco, spiega, «perché la legalità economica non è un concetto astratto, ma una condizione concreta che si costruisce giorno dopo giorno, attraverso il rispetto delle regole, la trasparenza nei comportamenti, la correttezza nei rapporti economici, la solidarietà contributiva. E soprattutto, si costruisce con l’impegno di tutti, delle istituzioni, delle imprese, dei cittadini».
Il tutto mentre il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, evidenzia che «in Italia l’economia irregolare ha dimensioni significative. Secondo le stime dell’Istat, quella non osservata nel 2023 generava un valore aggiunto pari a 218 miliardi di euro e al 10% del Pil; il peso economico della criminalità organizzata è invece difficile da quantificare e privo di una valutazione ufficiale. Questi fenomeni comportano costi sociali ingenti e incidono sull’intera economia nazionale».
E ancora: «Il lavoro sommerso alimenta lo sfruttamento e penalizza le fasce più vulnerabili della popolazione, spesso costrette ad accettare condizioni di vita e di lavoro degradanti e prive di tutela. L’azione delle mafie, fondata su violenza e intimidazione, compromette la libertà di impresa, ostacola la partecipazione civica e indebolisce la fiducia nelle istituzioni».
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