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il rapporto
27 Novembre 2025 - 12:57
In futuro in alcuni Paesi con eta' media elevata, tra cui l'Italia, l'eta' pensionabile potrebbe crescere fino 70 anni, contro la media dei Paesi Ocse a 66,1. E' la stima contenuta nello studio dell'Ocse “Pensioni in sintesi 2025'. Il tasso di occupazione dei lavoratori di eta' compresa tra 60 e 64 anni "e' raddoppiato dal 2012, ma, attestandosi al 47% in Italia nel 2024, e' ancora di 10 punti percentuali al di sotto della media Ocse", si legge nel testo.
"Ulteriori miglioramenti nell'occupazione dei lavoratori piu' anziani - aggiunge la ricerca - attutirebbero il forte calo previsto della popolazione in eta' lavorativa in Italia, di oltre un terzo entro il 2060. Questo calo avra' un impatto negativo sia sulla base contributiva pensionistica che sulla crescita del PIL". La spesa pensionistica pubblica si attesta a circa il 16% del Pil, seconda solo alla Grecia, di cui almeno un quarto non finanziata dai contributi pensionistici.
Attualmente, ricorda l'Ocse, l'eta' pensionabile e' indicizzata interamente all'aspettativa di vita in Danimarca, Estonia, Grecia, Italia e Repubblica Slovacca, mentre in Finlandia, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia viene aumentata di due terzi dei guadagni in aspettativa di vita. Eliminare gradualmente la possibilita' di andare in pensione prima dei 64 anni, stima l'Ocse, "e' essenziale per aumentare l'occupazione in eta' avanzata e limitare l'attuale pressione fiscale".
In media, nei paesi Ocse, la maggior parte dei quali non invecchia alla stessa velocita' dell'Italia, l'eta' futura del pensionamento anticipato e' di 63,9 anni. "Limitare le opzioni di pensionamento anticipato a tre anni al di sotto dell'eta' pensionabile legale sarebbe piu' coerente con le tendenze dei paesi Ocse e sufficientemente flessibile, soprattutto considerando l'elevata aspettativa di vita e l'elevata spesa pensionistica in Italia", annota l'Ocse.
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