Tutte le novità
21 Gennaio 2019 - 14:34
L'aggiornamento del World Economic Outlook stima per il nostro paese un Pil in crescita dello 0,6%, con un taglio di 0,4 punti rispetto al dato comunicato lo scorso ottobre
Dopo Bankitalia anche il Fondo monetario internazionale rivede al ribasso le previsioni sulla crescita economica attesa per l'Italia nel 2019. L'aggiornamento del World Economic Outlook, appena diffuso a Davos, stima per il nostro paese un Pil in crescita dello 0,6%, con un taglio di 0,4 punti rispetto al dato comunicato lo scorso ottobre. Confermata invece per il 2020 una crescita dello 0,9%. Alla base della revisione al ribasso, spiega il Fondo, la domanda interna più debole - "per via delle preoccupazioni sui titoli pubblici e sui rischi finanziari" - e l'aumento dei costi di finanziamento, con un livello di rendimenti di titoli di Stato che resta "elevato" anche se "è sceso dal picco toccato a metà ottobre dopo l'accordo sul bilancio raggiunto con la Commissione europea.
Nel 2019 la crescita delle economie avanzate rallenterà al 2,0% dal 2,3% di quest'anno, per poi scendere ulteriormente all'1,7% nel 2019. E in questo scenario l'Italia si conferma fanalino di coda con il +0,6% e +0,9% stimato nel biennio 2019-2010. La stima contenuta nell'aggiornamento del World Economic Outlook del Fondo monetario europeo vede un taglio di 0,1 punti rispetto alle previsioni di ottobre scorso e confermano l'andamento diseguale delle principali economie con una stima per il 2019 che va dal +2,5% degli Stati Uniti al +2,2% della Spagna per chiudersi appunto con il +0,6% dell'Italia. Netto il ribasso alla stima per il Pil tedesco nel 2019 rivisto da +1,9% a +1,3%. Nessun taglio, invece, alle previsioni per il Regno Unito che quest'anno dovrebbe crescere del l'1,5% e addirittura accelerare a +1,6% nel 2020. Ovviamente salve le ripercussioni di una eventuale Brexit senza accordo.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo