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09 Febbraio 2019 - 14:49
Il ministro dell'Interno: andrebbe azzerata con la Consob
"Chiediamo discontinuità e quindi non possiamo confermare le stesse persone che sono state nel direttorio di Bankitalia nel periodo in cui è successo quello per cui è oggi qui questa gente". Così il vicepremier Luigi Di Maio va all'attacco di Bankitalia al suo arrivo dell'assemblea dei risparmiatori dell'associazione 'Noi che credevamo alla BpVi'. "Una commissione di inchiesta è già stata approvata al Senato - ha continuato Di Maio - e a marzo inizia a lavorare e chiamiamo Bankitalia e Consob per primi".
A fargli eco, il collega vicepremier Matteo Salvini, anche lui presente all'assemblea: "Siamo qua perché chi doveva controllare non ha controllato, la Banca d'Italia e Consob andrebbero azzerati, e si offendono se cambiamo uno o due tizi. Azzerati. Dov'erano questi signori mentre questi mangiavano?". E ancora: "Voglio chiarire un concetto: un conto è l'indipendenza di questi organismi che controllano, un'altra cosa è l'irresponsabilità. Se non fai il mestiere per cui sei pagato paghi civilmente, penalmente e fino in fondo - ha ammonito - qualcuno sbaglia e non si sa mai chi è stato e così non paga nessuno. Noi rispettiamo chi fa il suo lavoro, ma ci sono stipendi da centinaia di migliaia di euro e non riconfermare qualcuno del passato mi sembra il minimonel rispetto di voi e di chi è stato fregato", ha detto rivolgendosi ai risparmiatori di Bpvi.
Poi l'attacco all'Ue: "Ogni volta che affrontiamo temi sul risarcimento di risparmiatori ci arriva una letterina dall'Europa in cui le regole da rispettare favoriscono sempre i più forti. Queste letterine arrivano ma ce ne freghiamo altamente. Ancora pochi mesi - assicura - poi questa Europa sarà finita e queste lettere non arriveranno più, basta semplicemente andare avanti per la nostra strada. Non è che li dobbiamo convincere perché siamo uno Stato sovrano che difende i cittadini e i risparmiatori non i banchieri".
Poi la parola a Salvini: "Mi sembrava giusto essere qui: abbiamo messo in bilancio 1,5 miliardi e adesso si tratta di fare in modo che i risparmiatori li abbiamo rapidamente, sperando che da Bruxelles non arrivino rotture di scatole. Sono contento però che perché vedo che qui oggi tanta gente ha ripreso speranza" , ha sottolineato. Anche dal leader leghista parole non proprio concilianti sull'Ue: "Sento dire che questa cosa del fondo per i risparmiatori all'Europa non andrebbe bene. Se all'Europa va bene, d'accordo, se all'Europa non va bene, per noi va bene lo stesso, noi tiriamo diritto'.
CONTE - "Stiamo approfondendo", risponde il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, interpellato dai giornalisti a proposito delle nomine dei vertici di Bankitalia.
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