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Volkswagen, nuovo crollo del titolo

Volkswagen, nuovo crollo del titolo

Dall'Australia alla Corea, tutti chiedono spiegazioni. Negli Usa aperta un'inchiesta

WOLFSBURG. Alla vigilia della riunione straordinaria del board del gruppo Volkswagen - che dovrà affrontare il caso delle 'centraline truccate' per superare le verifiche sulle emissioni negli Stati Uniti - si moltiplicano le richieste ufficiali di chiarimenti al gruppo tedesco. In Australia il dipartimento del governo che gestisce le verifiche ambientali ha chiesto alla Volkswagen se anche i veicoli venduti nel paese siano equipaggiati con il software 'civetta' scoperto negli Stati Uniti. Simile richiesta a Seul dove il ministero dell'Ambiente sudcoreano ha convocato i responsabili del gruppo tedesco per raccogliere informazioni sul caso.

Da Parigi, arriva poi l'attacco del ministro delle Finanze francese Michel Sapin che in un'intervista alla radio Europe 1 definisce «necessaria» una verifica anche in Europa sul comportamento di Volkswagen nonché «dei costruttori francesi: si tratta di questioni serie, è giusto punire nel caso, ma anche rassicurare» sulle pratiche dell'industria automobilistica. E dagli Stati Uniti arriva la notizia - rilanciata da Bloomberg - di una indagine penale che sarebbe stata avviata dal dipartimento di Giustizia sul gruppo automobilistico, che rischia una pesantissima penale, fino a 18 miliardi di dollari. Le ultime notizie hanno ulteriormente depresso il titolo del gruppo di Wolfsburg, che ha aperto le contrattazioni a Francoforte con una nuova discesa del 5%, a quota 127 euro, dopo il crollo di quasi il 19% registrato ieri.

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