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03 Giugno 2023 - 09:41
L’inflazione non colpisce tutti allo stesso modo. È la tassa più iniqua che possa esserci, perché incide maggiormente su chi ha meno. Inoltre, il caro prezzi sta letteralmente affondando i consumi. Soprattutto in Campania, che si piazza all’ultimo posto tra le regioni italiane quanto a spesa media per famiglia in beni durevoli: 1.993 euro, ben 665 euro in meno rispetto alla media nazionale. COLPITI I PIÙ POVERI. Come conferma l’allarme che arriva dalla Banca d’Italia, a soffrire di più sono i più poveri, Tenuto conto del diverso paniere di consumo, il tasso di inflazione annuo per i nuclei familiari più poveri è stato pari «al 17,9% a dicembre 2022, contro il 9,9% per le famiglie appartenenti al quinto più alto della spesa», si legge nella Relazione annuale di Via Nazionale. Si tratta di una disparità che aggrava le disuguaglianze e colpisce i redditi delle famiglie. ARRETRANO I CONSUMI. I prezzi alle stelle dei prodotti finali sta incidendo pesantemente sulla dinamica dei consumi. Secondo l’Osservatorio dei consumi Findomestic, realizzato in collaborazione con Prometeia, Benevento (- 5,5%), Salerno (-4,6%) e Avellino (-3,8%) sono le province dove si registra un calo nei consumi in beni durevoli superiore alla media, sia regionale (-2,8%) che nazionale (- 2,7%), mentre a Napoli (-1,8%) e Caserta (-2,5%) la flessione è meno marcata. «È UN CANCRO». Sul piede di guerra i consumatori: «Il caro prezzi rappresenta un cancro per milioni di famiglie, tanto più aggressivo quanto più basso è il reddito dei nuclei», afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. Per far fronte all’inflazione alle stelle, gli italiani sono costretti ad intaccare i risparmi. Gli ultimi dati Istat, ricorda l’associazione, «ci dicono che per i beni primari come gli alimentari la crescita dei prezzi è ancora molto sostenuta (rispettivamente +11,9% e +11,3% a maggio)».
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