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26 Settembre 2015 - 12:09
A Bruxelles conoscevano i rischi di manipolazione dei test
BRUXELLES. L'Unione Europea era da almeno due anni a conoscenza dei rischi di manipolazione dei test sulle emissioni: a lanciare l'allarme, un rapporto del 2013 del Joint Research Centre della Commissione Europea che aveva evidenziato l'incapacità degli organismi comunitari nel tenere sotto controllo l'industria automobilistica. Lo scrive oggi il Financial Times segnalando come nel documento si ponesse l'attenzione sui problemi posti da dispositivi - peraltro illegali in Europa dal 2007 - in grado di alterare i risultati delle emissioni. Il rapporto del centro di ricerca invitava a testare su strada le auto diesel invece che in laboratorio, dal momento che "i sensori e i componenti elettronici nelle auto moderne sono in grado di 'rilevare' l'inizio di una prova di emissioni in laboratorio». Questi dispositivi, si indicava con estrema precisione, possono «attivare, modulare, ritardare, o disattivare i sistemi di controllo delle emissioni». Al contrario, continuava il rapporto, i test condotti su strada «inequivocabilmente indicano che i veicoli superano i limiti delle normative attuali».
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