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01 Ottobre 2015 - 16:29
Stati Uniti fortemente critici nei confronti di Mosca
ROMA. Secondo giorno di raid russi in Siria. La televisione libanese al-Mayadeen riporta che sarebbero state colpite le postazioni dell'Esercito della conquista nel nordovest del Paese. Secondo quanto riferito, i raid hanno colpito alcune aree nei pressi della città strategica di Jisr al-Shughour, e zone di Hama e della provincia di Idlib. Quest'ultima era stata conquistata nei mesi scorsi dall'Esercito della conquista, un'alleanza che include il Fronte al-Nusra, affiliato di al Qaeda in Siria, e Ahrar al-Sham, oltre a vari gruppi islamisti. I raid russi sono iniziati ieri e, a detta di Mosca, hanno colpito le postazioni dello Stato islamico a Homs, ma gli Stati Uniti sostengono che invece a finire sotto attacco sia stata l'opposizione al regime del presidente Bashar al Assad. I dubbi sui bersagli dei primi raid russi in Siria che non avrebbero preso di mira le postazioni dell'Esercito Islamico sono infondati, assicura il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, in un comunicato. "Le voci che indicano che l'obiettivo di questi raid non era l'Is non hanno nulla di fondato", ha affermato dopo un incontro con l'omologo americano John Kerry a New York. Il ministro ha aggiunto di non disporre di "alcuna informazione" circa eventuali vittime tra i civili.
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