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07 Novembre 2015 - 13:36
Tra i due Stati nessun tipo di rapporto dal 1949 dopo una feroce guerra civile
SINGAPORE. Stretta di mano tra i presidenti di Cina e Taiwan, Xi Jinping e Ma Ying-jeou davanti ai rappresentanti dei media all'Hotel Shangri-La di Singapore, dove si sono svolti i colloqui. "La storia ricorderà questo giorno", ha sottolineato durante l'incontro Xi Jinping. "Nessuna forza può allontanarci perché siamo fratelli", ha sottolineato. " E siamo una sola famiglia". Xi Jinping e Ma Ying-jeou - dopo i sorrisi e la stretta di mano a beneficio dei fotografi durata più di un minuto, sottolinea la Xinhua - si sono riuniti per il loro colloquio, il primo tra i leader di Cina e Taiwan dal 1949, rivolgendosi l'uno all'altro con l'appellativo di 'signore', per evitare il ricorso ai titoli e alle funzioni che ciascuno dei due ricopre senza che la controparte lo riconosca. "Siamo qui seduti oggi per evitare il ripetersi della tragedia della storia, per impedire che i frutti di uno sviluppo delle relazioni pacifiche attraverso lo Stretto si perdano nuovamente, permettere alle nuove generazioni di condividere un futuro brillante". Xi ha anche detto che le due parti dello Stretto dovrebbero dimostrare con passi concreti al mondo che i cinesi hanno la capacità e la saggezza per risolvere i loro problemi. Durante l'incontro a porte chiuse, Xi ha presentato un piano in quattro punti che prevede il rispetto del cosiddetto consenso 1992, un consolidamento delle relazioni pacifiche attraverso lo Stretto, che attraversano la loro fase più felice dal 1949, ha sottolineato, ed ha ribadito che la minaccia più grande arriverebbe dall'indipendenza di Taiwan. Xi ha quindi esortato a promuovere il benessere e la cooperazione nel settore della cultura e dell'educazione. E' la prima volta nella storia che i massimi leader dei due Paesi si incontrano. Fonti ufficiali di Taiwan hanno riferito nei giorni scorsi che in occasione dell'evento non verranno firmati accordi, né diramati comunicati congiunti. Intanto le autorità di Singapore hanno riferito che tre persone partite da Taipei per inscenare una protesta in occasione dell'incontro sono state fermate all'arrivo e verranno rimpatriate. Lo rende noto la stampa locale, precisando che i tre avevano pubblicizzato il loro viaggio prima della partenza da Taipei, annunciando di voler consegnare una petizione all'ufficio del rappresentante di Taiwan a Singapore per contestare il fatto che Ma rappresenti il popolo di Taiwan.
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