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Strage a Parigi: 129 morti, 352 feriti. Caccia a un commando di terroristi, fermati padre e fratello del kamikaze francese

Strage a Parigi: 129 morti, 352 feriti. Caccia a un commando di terroristi, fermati padre e fratello del kamikaze francese

Alcuni attentatori in fuga, ritrovata una seconda auto. Europa colpita al cuore, l'Isis rivendica: «Inizia la tempesta, è la prima goccia». Kamikaze, bombe e sparatorie in 7 punti della città: colpiti teatro, ristorante e stadio. Oltre trecento feriti.  Evacuato lo Stade de France dove era in corso Francia-Germania. Blitz della polizia in un locale per concerti: attentatori uccisi, ma dentro è una carneficina. I terroristi gridavano "Allah è grande". Sei quelli che si sono fatti esplodere. Il presidente Francois Hollande chiude le frontiere. Lo Stato Islamico: vendetta per la Siria. Su Twitter minacce all'Italia. Rafforzate le misure di sicurezza in Italia. Arresti a Bruxelles

ALLERTA 2 IN ITALIA, ALFANO: NESSUNO A RISCHIO ZERO. <br>TIMORI PER ROMA E GIUBILEO DOPO GLI ATTACCHI

PARIGI. Uno dei commando coinvolti negli attentati di Parigi è riuscito a darsi alla fuga: gli inquirenti ne hanno ormai la certezza dopo il ritrovamento questa mattina di una seconda auto dei terroristi, usata nelle sparatorie compiute nei bar e caffè del 10mo e 11mo arrondissement. Una Seat Leon nera - riporta il sito di Europe 1 - è stata ritrovata abbandonata a Montreuil, alla periferia della capitale. Nell'auto, rende noto Le Figaro, sono stati trovati tre fucili Kalashnikov.

Le forze dell'ordine erano sulle tracce dell'auto già da venerdì sera. Questo significa, si legge ancora, che dopo gli attacchi questo gruppo di terroristi ha abbandonato la città forse lasciando al passaggio un kamikaze, vicino Place de la Nation, quello che si è fatto esplodere nel caffè vicino al Boulevard Voltaire. Questo significa soprattutto - concludono - che gli assalitori hanno cambiato auto e proseguito la loro fuga, forse verso il Belgio.

Intanto sei persone vicine a Omar Ismaïl Mostefai, il kamikaze francese identificato come uno degli autori dell'attacco al Bataclan a Parigi, sono in stato di fermo. Tra questi figurano il padre e il fratello, oltre alla moglie di quest'ultimo. I fermi sono stati decisi per consentire di procedere a verifiche, frequenti in questo tipo di inchieste, sottolineano i media francesi.

BELGRADO: TITOLARE PASSAPORTO SIRIANO PASSATO PER LA SERBIA - Oggi il ministero dell'Interno di Belgrado ha annunciato che il titolare del passaporto siriano trovato vicino al corpo di uno degli attentatori di Parigi era entrato il 7 ottobre in Serbia dove aveva presentato domanda di asilo.

"Uno dei presunti terroristi, A.A., al quale si interessano i servizi di informazione francesi è stato registrato il 7 ottobre al posto di dogana di Presevo dove ha formalmente chiesto asilo", ha affermato in un comunicato. La dogana in questione è al confine con la Macedonia. "Verifiche hanno permesso di confermare che si tratta della persona identificata in Grecia il 3 ottobre. Non vi erano mandati di arresto di Interpol su questa persona", ha aggiunto il ministero.

SOSPETTO FERMATO IN GERMANIA NEGA ACCUSE - Il sospetto montenegrino arrestato la settimana scorsa in Germania con esplosivi e fucili Kalashnikov nella sua auto si rifiuta di rispondere alle domande sugli attacchi di Parigi e nega ogni accusa. Lo ha affermato oggi la polizia. "Vogliamo parlare degli attentati, ma lui non vuole parlare. Almeno non su questo tema", ha dichiarato un portavoce della polizia bavarese senza poter confermare se l'uomo sia o meno legato agli attacchi. Ieri le autorità avevano annunciato che nella macchina e sul GPS dell'uomo era stato trovato un indirizzo in Francia. Sempre nell'auto erano stati trovati 8 fucili d'assalto, tre armi a mano e dell'esplosivo. L'uomo, 51 anni, ha affermato di volersi recare in Francia per visitare la Tour Eiffel e di non essere a conoscenza della presenza di armi ed esplosivi nella sua auto.

BILANCIO VITTIME - Il premier francese Manuel Valls ha reso noto questa mattina che 103 delle 129 vittime degli attentati sono state identificate dalle autorità e ha parlato di un numero di persone compreso tra le 20 e le 30 ancora da identificare.

Il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve ha chiesto oggi la convocazione di una riunione straordinaria dei ministri degli Interni dell'Ue per "rafforzare" la lotta contro il terrorismo, da tenersi venerdì 20 a Bruxelles.

L'ultimo bilancio degli attacchi terroristici a Parigi parla di 129 morti e 352 feriti, di cui alcuni gravissimi.

GLI ATTENTATI MINUTO PER MINUTO.  Sono da poco passate le 21 del 13 novembre quando a Parigi scoppia l'inferno.

21.20 - Un kamikaze si fa esplodere vicino allo Stade de France, dove è in corso l'amichevole Francia-Germania alla quale assiste anche il presidente François Hollande. Il capo dello Stato viene evacuato con il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve. La partita prosegue

21.25 - Assalitori sparano sui ristoranti "Le petit Cambodge" e "Le Carillon", nel X arrondissement  

21.29 - Spari di armi automatiche contro la pizzeria "La Casa Nostra" (XI), muoiono cinque persone

21.30 - Un secondo attentatore suicida colpisce davanti al caffè "Events", sempre vicino allo stadio

21.38 - Nuova sparatoria nell'XI, contro il ristorante "La Belle Equipe"

21.43 - Un terrorista muore in boulevard Voltaire (XI). Solo l'indomani si scoprirà che si era fatto saltare in aria

21.50 - Comincia l'assalto armato al teatro Bataclan, nella stessa zona, dove è in corso un concerto del gruppo americano 'Eagle of the Death Metal'. Tre o quattro assalitori entrano nella sala, urlando "Allah è grande", e cominciano a sparare all'impazzata sul pubblico. Circa 100 spettatori vengono presi in ostaggio all'interno del teatro, altri riescono a fuggire

21.53 - Un quarto kamikaze entra in azione, di nuovo vicino allo stadio, davanti al caffè "Coeur de Blé"  

22.00 - Al ministero dell'Interno viene allestita un'unità di crisi con Hollande, il premier Manuel Valls e Cazeneuve. La polizia invita a non uscire di casa

22.50 - Scatta il panico all'interno dello Stade de France. Gli spettatori, che cominciano ad apprendere quanto sta accadendo in tutta la capitale, non possono uscire e si riversano sul campo da gioco. Verranno evacuati più tardi

23.37 - Viene attivato il piano d'urgenza 'Rosso Alfa' per gestire le emergenze nel caso di "attacchi multipli"

23.40 - Testimoni parlano di un'altra sparatoria a Les Halles (I arrondissement)

23.50 - Hollande si rivolge alla nazione in diretta tv. Visibilmente scosso, parla di "attacchi terroristici senza precedenti", annuncia lo stato d'emergenza su tutto il territorio nazionale e la chiusura della frontiere

23.55 - Il governo francese si riunisce in un Consiglio dei ministri straordinario

00.25 del 14 NOVEMBRE - Dopo quasi tre ore, le forze speciali rompono l'assedio al teatro Bataclan. Almeno tre attentatori si fanno esplodere. I superstiti vengono evacuati, ma all'interno della sala è una carneficina, con decine di vittime - circa 80 - rimaste a terra

01.00 - Sul web l'Isis rivendica gli attacchi a Parigi ed esulta, minacciando di colpire anche "Roma, Londra e Washington"

01.20 - Hollande e Valls si recano al Bataclan a portare la loro solidarietà. Poi tornano al ministero dell'Interno per continuare a seguire gli sviluppi.

6 I TERRORISTI CHE SI SONO FATTI ESPLODERE. Otto in tutto i terroristi morti negli attacchi a Parigi delle ultime ore, secondo i dati forniti dal procuratore Francois Molins e dai suoi servizi. Almeno sei di loro si sono fatti esplodere con la cintura esplosiva. Il procuratore Molins parla di altri terroristi probabilmente in fuga, al momento se ne ignora il numero. Quattro sono i terroristi morti durante l'irruzione della polizia per liberare gli ostaggi al Bataclan, tre si sono fatti saltare con la cintura esplosiva, uno è stato ucciso dagli agenti. Altre tre kamikaze si sono fatti saltare davanti allo Stade de France, provocando la morte di tre passanti e numerosi feriti gravi. Un ottavo terrorista, secondo la procura, è stato ucciso a boulevard Voltaire, nei pressi del Bataclan.

ARRESTI A BRUXELLES. Non solo uno ma "più di 5 arresti" sono avvenuti a Bruxelles nel quartiere di Molenbeek nel corso delle perquisizioni delle forze dell'ordine. Lo ha detto il ministro della giustizia belga Koen Geens secondo quanto riferisce la tv Rtbf. Nell'auto nera con la targa belga lasciata dai terroristi davanti al Bataclan sono stati ritrovati biglietti per il parcheggio proprio del quartiere di Moleenbek a Bruxelles. 

ALLERTA DUE IN ITALIA. Corpi speciali militari pronti ad entrare in azione, Gis e Nocs in "assetto operativo", controlli "strettissimi" alle frontiere, verifiche straordinarie in tutta Italia con i prefetti chiamati a rimodulare la lista degli obiettivi sensibili, monitoraggio delle carceri, espulsioni mirate, perquisizioni a tappeto di tutti i luoghi dove si annida l'integralismo, 700 soldati schierati immediatamente a protezione di Roma, indicata tra i possibili prossimi obiettivi dai sostenitori dell'Is: dopo gli attentati di Parigi l'Italia alza a livello 2, un solo gradino sotto il livello massimo, che scatterebbe in caso di attacco, l'allarme terrorismo. «Vi è una minaccia accresciuta - ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano - anche se non sorretta da elementi concreti e specifici sul nostro paese».

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