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04 Gennaio 2020 - 13:32
Decine di migliaia ai funerali del generale iraniano Qassem Soleimani e del numero due delle Forze di mobilitazione popolare in Iraq, Abu Mahdi al Muhandis
BAGHDAD. Urlando 'Morte all'America', migliaia di persone hanno partecipato a Baghdad ai funerali del generale iraniano Qassem Soleimani e del numero due delle Forze di mobilitazione popolare in Iraq, Abu Mahdi al Muhandis. In testa al corteo funebre il premier iracheno dimissionario, Adel Abdul Mahdi, l'ex premier Nouri al Maliki e il successore di al Muhandis, capo dell'organizzazione Bard, braccio militare del Consiglio islamico iracheno, Hadi al Amiri. Le esequie hanno preso il via a Kadhimiya, quartiere nella zona Nord di Baghdad che ospita un'importante moschea sciita. Stando all'agenzia di stampa 'Irna', l'ambasciatore iraniano in Iraq Iraj Masjedi ha rivelato dopo un incontro avuto con il primo ministro, Adel Abdul-Mahdi, che gli iracheni hanno insistito nel voler svolgere i funerali di Soleimani a Baghdad. Il vice ambasciatore iraniano a Baghdad, Mousa Tabatabaie, ha precisato che cerimonie si terranno anche a Najaf e Kerbala. Il corpo di Soleimani sarà quindi trasferito in Iran. Secondo quanto comunicato dall'ufficio per i media dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, i funerali a Teheran si terranno lunedì mattina mentre domenica si svolgerà una cerimonia a Mashad presso il santuario dell'Imam Reza. Il generale sarà sepolto martedì a Kerman, la città che ha dato i natali a Soleimani.
L'Italia ha sospeso "in linea con la coalizione" l'addestramento delle truppe irachene. E' quanto apprende l'Adnkronos da fonti del ministero della Difesa. Si tratta - si specifica - di "una delle misure di sicurezza decise" dopo il raid a Baghdad nel quale è rimasto ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. La missione di addestramento, si spiega, "una volta stabilizzata la situazione, verrà ripresa quanto prima". La sospensione dell'addestramento alle truppe irachene, specificano ancora le fonti, non riguarda l'intera missione ma soltanto una delle attività della missione stessa. La sospensione riguarda tutti i Paesi della coalizione anti-Isis, secondo quanto annunciato anche da fonti militari tedesche, sottolineando che la decisione è stata presa dal comando della coalizione a guida Usa come misura precauzionale per proteggere i soldati dispiegati in Iraq nell'ambito dell'operazione 'Inherent Resolve'.
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