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04 Gennaio 2020 - 17:32
Monito della Cina agli Usa dopo il raid a Baghdad. Il premier italiano invoca la diplomazia. Trump invia altri 2.800 marines in Medio Oriente
PECHINO. Monito della Cina agli Stati Uniti perché "non abusi della forza" all'indomani del raid a Baghdad nel quale è rimasto ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani. "La pericolosa operazione militare americana viola le norme fondamentali delle relazioni internazionali - ha denunciato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, che ha avuto un colloquio telefonico con il collega iraniano Javad Zarif - e aggrava le tensioni e le turbolenze regionali". Pechino, insieme a Francia e Germania e Cina ha quindi rivolto un appello all'Iran perché preservi l'accordo sul nucleare ed eviti misure che possano violarlo. Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Yves Le Drian, che in una nota ha dato notizia delle telefonate avute con i suoi colleghi di Berlino e Pechino, Wang Yi ed Heiko Maas. Secondo il capo della diplomazia di Parigi, con Maas è stato "pienamente condiviso l'obiettivo centrale della de-escalation e del mantenimento degli accordi di Vienna" e c'è stata "grande convergenza" con Pechino sulla necessità di sforzi per le de-escalation, con l'appello a Teheran perché "eviti qualsiasi misura che violi l'accordo sul nucleare". Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha intanto parlato con il presidente iracheno Barham Salih "della decisione del presidente Donald Trump di intraprendere azioni difensive a protezione del personale americano". Su Twitter, il capo della diplomazia americana ha aggiunto che gli Stati Uniti "rimangono impegnati per la de-escalation". Pompeo ha parlato anche con il principe ereditario di Abu Dhabi, Mohammed bin Zayed, si legge in un altro tweet dal contenuto quasi identico. Viene solo aggiunto che anche gli Emirati Arabi uniti "sono preoccupati per le continue provocazioni militare del regime iraniano".
CONTE PREOCCUPATO. "Forte preoccupazione per l’escalation. Da Conte appello alla moderazione, al dialogo e al senso di responsabilità". E' quanto riferiscono fonti di palazzo Chigi in merito alla situazione in Iran. "In questa prospettiva - spiegano le stesse fonti - l’Ue può giocare un ruolo fondamentale e offrire un contributo determinante. Conte si sta prodigando affinché l’Europa possa esercitare tutto il proprio peso diplomatico per evitare sviluppi imprevedibili e vanificare così tutti gli sforzi per stabilizzare l’area. Massima attenzione per i nostri militari nella regione".
TRUPPE USA. Circa 2.800 soldati americani sono in viaggio verso il Medio Oriente. Il Pentagono ha spiegato che le ulteriori truppe saranno dispiegate a protezione delle sedi diplomatiche e degli interessi Usa nell'area.
RAZZI SULLA GREEN ZONE. Due attacchi separati hanno colpito quasi simultaneamente l'ultra sicura Green Zone di Baghdad e la base aerea irachena di Balad. Due colpi di mortaio sono caduti vicini alla sede dell'ambasciata degli Stati Uniti. Allo stesso tempo, meno di cento chilometri più a nord, due missili Katyusha hanno colpito l'enorme base irachena di Balad, che ospita soldati e aerei americani.
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