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Caso marò, «Girone torni in Italia in attesa di sapere chi dovrà giudicare»

Caso marò, «Girone torni in Italia in attesa di sapere chi dovrà giudicare»

L'agente del Governo italiano nell'arbitrato: con gli indiani abbiamo sempre eccellenti rapporti

ROMA. "La richiesta del nostro Paese è di far rientrare il fuciliere Girone, che è da oltre quattro anni in India senza alcun capo di imputazione formale, farlo rientrare in Italia in attesa che il Tribunale arbitrale costituito presso la Corte permanente dell'arbitrato si pronunci su chi tra l'India o l'Italia abbia la giurisdizione a giudicare il caso". Lo ha detto a L'Aia l'ambasciatore Francesco Azzarello, agente del governo italiano nell'arbitrato, intervistato da 'RaiNews24'.

Il clima percepito in aula? "Il clima è sempre cordiale - ha risposto Azzarello - con gli indiani abbiamo sempre eccellenti rapporti. Qui non si tratta di essere ottimisti o pessimisti, l'Italia ha delle speranze fondate su solide motivazioni giuridiche e umanitarie. Ovviamente sta al tribunale accoglierle o meno e, laddove le accogliesse, in quali termini".

A Salvatore Girone, Massimiliano Latorre e alle loro famiglie, l'ambasciatore ha voluto ricordare che "l'Italia, con quella necessaria e indispensabile discrezione che queste cose richiedono, continua a lavorare per loro" e che "sono costantemente nei nostri pensieri".

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