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27 Giugno 2020 - 09:30
ROMA. "Alle 23.18 una motovedetta della cosiddetta 'Guardia costiera libica' ha completato l'operazione di intercettazione e cattura di 'oltre 70 persone' tra cui donne e bambini piccoli a bordo del gommone segnalato da Watch The Med - Alarmphone 52 miglia a Nord est di Misurata". E' l'allarme lanciato da Mediterranea Saving Humans. "La nostra Mare Jonio, che si trovava a poche miglia di distanza, ha offerto la propria disponibilità ad imbarcare i naufraghi su un assetto più sicuro, che poteva garantire cure medico-sanitarie adeguate. I miliziani libici si sono rifiutati - spiegano sui social - Così come il comando della motovedetta libica ha negato informazioni sulla presenza di otto persone decedute e di una donna che avrebbe partorito a bordo, come invece i naufraghi avevano segnalato".
"Ancora una volta soldi e mezzi erogati dall'Italia alla Libia, insieme alla cooperazione degli altri governi europei, hanno portato alla deportazione di profughi in un Paese in guerra" scrive Mediterranea Saving Humans.
"Nessuno dovrebbe essere riportato in Libia. Tantomeno chi avrebbe subito il destino crudele di nascere dalla disperazione e in mezzo al mare. I naufraghi sono esseri umani non vuoti a perdere" scrive su Twitter, Carlotta Sami, portavoce dell'Unhcr.
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