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22 Agosto 2020 - 10:02
MOSCA. Dopo lunghe trattative con l'ospedale di Omsk, in Siberia, dove è rimasto ricoverato due giorni in seguito a un sospetto avvelenamento, il dissidente russo Alexei Navalnyj è stato trasferito all'ospedale Charite di Berlino dove sarà sottoposto a cure. Dopo che ieri era arrivato l'ok delle autorità sanitarie russe al suo trasferimento, Navalnyj ha lasciato Omsk su un aereo Medevac, atterrato in mattinata all'aeroporto Tegel. Dall'ospedale all'aeroporto, il dissidente, che è in coma e respira con l'aiuto di un ventilatore polmonare, è stato trasferito su un'ambulanza scortata dalla polizia.
Secondo Yarmysh, il ritardo nel trasferimento di Navalny è stato dovuto alla volontà delle autorità russe di "nascondere un crimine", ovvero il sospetto avvelenamento. I medici di Omsk hanno respinto le accuse, sostenendo che non sia stato avvelenato.
Anche secondo Anastasija Vasilieva, la dottoressa personale del dissidente russo, il ritardo nel trasferimento di Alexei Navalnyj in Germania è dovuto alla volontà delle autorità russe di "nascondere la causa delle sue gravi condizioni. Dopo tutto questo tempo, non saranno più rimaste tracce di veleno e in Europa sarà impossibile stabilire la sostanza tossica usata", ha affermato in un'intervista a "Repubblica".
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