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Oms: «Nessuna illusione, la pandemia non è finita»

Oms: «Nessuna illusione, la pandemia non è finita»

"Nessun paese può illudersi che la pandemia di Covid 19 sia finita. La verità è che il coronavirus si diffonde facilmente, può essere fatale per persone di tutte le età e molte persone rimangono suscettibili" al virus.

Sono le parole del direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

"Dopo 8 mesi di pandemia, comprendiamo che la gente sia stanca e voglia tornare alla propria vita. Comprendiamo che i paesi vogliano riprendere con la propria vita sociale ed economica.

L'Oms sostiene pienamente gli sforzi di riaprire le attività economiche e sociali. Vogliamo vedere i bambini tornare a scuola e le persone tornare sul posto di lavoro: ma vogliamo che questo avvenga in sicurezza", aggiunge.

"Se i paesi hanno intenzioni serie in relazione alle aperture, devono essere altrettanto rigorosi nell'eliminare la trasmissione del virus e nel salvare vite.

Può sembrare un compromesso impossibile, ma non è così. Può essere realizzato, è stato realizzato.

Si può avere successo solo se i paesi controllano la trasmissione", afferma ancora, evidenziando che "più i paesi hanno il controllo del virus, più possono aprire. Farlo senza aver il controllo è una ricetta per il disastro".

 

Coronavirus, nel mondo oltre 25 milioni di contagi

Sono più di 25 milioni le persone che nel mondo hanno contratto il coronavirus. E' quanto si legge nell'ultimo bilancio della Johns Hopkins University, che parla di 25.222.709 contagi.

Sono invece 846.395 coloro che hanno perso la vita a causa di complicanze legate all'infezione. Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito.

Sono più di sei milioni le persone che negli Stati Uniti hanno contratto il coronavirus.

Lo scrive il New York Times, sottolineando che nelle ultime 24 ore il numero più alto di casi è stato registrato nell'Iowa, in Minnesota, nel Nord Dakota e nel Sud Dakota.

 

Coronavirus, negli Usa superati i 6 milioni di contagi

Sono invece più di 183mila le persone che, secondo la Johns Hopkins University, hanno perso la vita dopo aver contratto il Covid-19.

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