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L'Oms avverte: «Non sarà ultima pandemia»

L'Oms avverte: «Non sarà ultima pandemia»

"Questa non sarà l'ultima pandemia. La storia ci insegna che le epidemie e le pandemie fanno parte della vita. Ma quando arriverà la prossima, il mondo dovrà essere pronto, più pronto di quanto sia stato in questa occasione".

Sono le parole del direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus. "Negli ultimi anni, molti paesi hanno fatto enormi progressi nel settore della medicina,

ma troppi hanno trascurato i propri sistemi sanitari di base, che sono fondamentali per contrastare le epidemie", ha aggiunto, evidenziando che ogni paese "dovrebbe investire nella sanità pubblica per investire su un futuro più sano e sicuro".

 

Covid, Oms: "Asintomatici possono trasmettere virus, vanno isolati"

"Le persone senza sintomi possono trasmettere il virus. Anche se un individuo diventa maggiormente contagioso in prossimità dello sviluppo dei sintomi, tutti gli infetti hanno la capacità di trasmetterlo".

Lo dice, intervistato dal Corriere della Sera, Hans Kluge, direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità, Regione europea. 

"Ecco perché - riferisce - è così importante che tutti i positivi siano diagnosticati, isolati e ricevano assistenza medica.

Queste misure bloccano la catena di trasmissione". Sulle mascherine a scuola in classe afferma invece: "Oms e Unicef hanno appena pubblicato le linee guida sull'uso appropriato:

no fino a 5 anni, da 6 a 11 va indossata se c'è rischio di trasmissione, sopra i 12 valgono le regole degli adulti. La sola mascherina non protegge però dal virus che va combattuto con distanziamento, igiene e isolamento a casa se si è malati".   

 

"Non sappiamo - dichiara Kluge - se la seconda ondata ci sarà e quando. Dobbiamo approfittare della finestra di opportunità offerta dall'effetto delle misure efficaci messe in campo".

"Nell'ultimo mese - sottolinea - i due terzi dei Paesi europei hanno reintrodotto restrizioni. Rispetto alla prima fase è cambiato che in gran parte sono localizzate. Stiamo imparando a affinare gli interventi per ridurre l'impatto su salute e società".

 

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