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18 Luglio 2016 - 18:27
Il procuratore di Parigi: «Non era un fedele praticante, consumava maiale e alcol e aveva una vita sessuale senza freni»
NIZZA. L’attentatore di Nizza era stato «radicalizzato» da circa «due settimane» da un reclutatore algerino membro dello Stato islamico a Nizza. A dirlo è lo zio di Mohamed Lahouaiej Bouhlel. Ma dalle autorità francesi non arrivano conferme. I legami tra il kamikaze e «le reti terroriste» al momento «non sono stati comprovati dall’inchiesta» ha detto il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve ai microfoni della radio Rtl. «Non possiamo escludere che un individuo squilibrato e molto violento, e mi sembra che la sua psicologia mostri questi tratti di carattere, si sia in un momento, in una rapida radicalizzazione, lanciato in questo crimine assolutamente spaventoso», ha chiarito. Il tutto mentre il procuratore di Parigi, il procuratore di Parigi, Francois Molins, spiega che «l’attentatore di Nizza non era un fedele praticante, consumava maiale e alcol e aveva una vita sessuale senza freni». Di recente, secondo quanto un amico, si fece però crescere la barba attribuendole un «senso religioso» ha detto Molins.
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