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24 Aprile 2017 - 12:18
Il regista che era detenuto in Turchia: il mio pensiero va a tutti i giornalisti ancora in carcere
ROMA. "Gabriele Del Grande è libero" e "ho avuto la gioia di avvisare i suoi familiari". Così il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha annunciato su Twitter la liberazione del regista e blogger italiano arrestato in Turchia e atterrato poco prima delle 11 a Bologna. "Missione compiuta" ha poi detto il titolare della Farnesina all'aeroporto Marconi per accogliere il giornalista 34enne. "Sono felice per il buon esito della vicenda - ha aggiunto - abbiamo constatato che sta bene ed è la migliore vigilia della nostra festa della liberazione". Il ministro ha poi ringraziato il collega turco Mehmet Cauvosglu, con cui "ho whatsappato, ci sono state telefonate, ovviamente nel silenzio della mia comunicazione pubblica, perché non potevo dire tutto quello che si stava facendo". "Ringrazio il collega turco e il governo, perché anche nei momenti di massima tensione non abbiamo mai perso il contatto", ha sottolineato Alfano. LE PRIME PAROLE - "Oggi io sono libero ma mando un pensiero caro a tutti i detenuti e tutti i giornalisti che sono ancora in carcere, in condizioni molto peggiori della mia, anche in Turchia e in altri Paesi del mondo" ha detto Del Grande, che ha voluto "ringraziare non soltanto le istituzioni italiane, la stampa italiana, la società civile, la mia famiglia; ringrazio anche chi a livello di istituzioni turche si è mosso, dall'ambasciatore al ministro degli esteri, agli avvocati turchi che hanno preso in carico il mio caso". Ma ancora "non ho capito perché sono stato fermato, non mi è stato rilasciato nessun provvedimento". "Sto bene - ha rassicurato -. La più grande difficoltà è stata la detenzione, la privazione della libertà; anche se nessuno mi ha mai mancato di rispetto o mi ha mostrato violenza. E' una violenza istituzionale quella di cui sono stato vittima, considero illegale quello che mi è successo". "Sono stato fermato da agenti in borghese'' ha aggiunto. ''Mi hanno fatto domande relative al mio lavoro. Ho saputo della liberazione stanotte quando sono venuti a prendermi e mi hanno portato via dal posto in cui ero detenuto'', ha proseguito. Raccontando del suo caso, Del Grande ha parlato di "un giornalista che viene privato della libertà per 14 giorni mentre sta svolgendo il proprio lavoro in un Paese amico".
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