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15 Novembre 2021 - 14:57
Terza dose di vaccino covid per gli over 40. E seconda dose ai ragazzi di 16 e 17 anni. La Gran Bretagna aggiorna le linee della campagna di vaccinazione per arginare la quarta ondata di contagi. Il premier Boris Johnson, intanto, esclude nuove misure: "Al momento non vediamo nulla nei dati che suggeriscano che dobbiamo andare al piano B, stiamo attenendoci al piano A".
VACCINO, TERZA DOSE OVER 40
La Joint Committee on Vaccination and Immunization (Jcvi) ha raccomandato la somministrazione di una terza dose del vaccino contro il coronavirus per chi ha un'età compresa tra i 40 e i 49 anni. Inoltre, la stessa commissione ha consigliato una seconda dose del vaccino contro il Covid-19 ai ragazzi di 16 e 17 anni. ''Ci sono due aggiornamenti che diamo oggi. Il primo riguarda la raccomandazione di una dose di richiamo per le persone di età compresa tra 40 e 49 anni e il secondo riguarda una seconda dose del vaccino Pfizer per persone di età compresa tra 16 e 17 anni. Entrambi questi aggiornamenti sono importanti per massimizzare la nostra protezione contro questo virus. Ed esorto fortemente chiunque abbia i requisiti per questi vaccini a vaccinarsi'', ha dichiarato Wei Shen Lim del Jvci.
Ho piena fiducia in queste decisioni. Il Regno Unito ha scorte sufficienti di vaccini per attuare questi cambiamenti'', ha detto nel corso di un briefing a Downing Street il consulente del governo britannico e vice capo della Sanità inglese, Jonathan Van-Tam.
JOHNSON: "NO A NUOVE MISURE"
Nessuna nuova restrizione imminente in Gran Bretagna per contenere la diffusione del coronavirus anche se c'è una "tempesta di contagi" in Europa. E c'è il rischio che ''una bufera di neve possa arrivare dall'est'' Europa. Così il primo ministro britannico Boris Johnson ha escluso di modificare il piano del governo rispetto alla pandemia. "Al momento non vediamo nulla nei dati che suggeriscano che dobbiamo andare al piano B, stiamo attenendoci al piano A'', ha detto durante una visita a un centro medico nella zona est di Londra.
"Quello che dobbiamo riconoscere certamente è che c'è una tempesta di infezioni là fuori in alcune parti d'Europa'' dove i contagi ''aumentano molto rapidamente in alcuni dei nostri amici continentali'', ha aggiunto. "Dobbiamo solo riconoscere che c'è sempre il rischio che una bufera di neve possa venire di nuovo da Est, man mano che i mesi si fanno più freddi'', ha proseguito il premier britannico sottolineando che "la migliore protezione per il nostro Paese è che tutti vadano avanti e ottengano quel booster".
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