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28 Gennaio 2022 - 17:19
Le mascherine non sono più obbligatorie. In un documento sul sito della conferenza episcopale di Inghilterra e Galles vi sono le nuove indicazioni alle diocesi
LONDRA. I Vescovi di Inghilterra e Galles si adeguano alle nuove misure del governo britannico in materia di regole anti-Covid. La paura comincia a passare e, da qualche giorno, anche le restrizioni che erano state introdotte alla vigilia di Natale per combattere la variante Omicron (obbligo delle mascherine sui trasporti pubblici e nei negozi e il consiglio di lavorare da casa se possibile) sono state abolite.
Da qui la decisione dei Vescovi britannici che spiegano che, "facendo seguito all'annuncio del governo del 19 gennaio 2022 che le misure introdotte contro il Covid, definite come "Piano B", verranno sospese completamente, a partire dal 27 gennaio, diamo i seguenti consigli alle diocesi di Inghilterra e Galles che sono stati concordati con le autorità sanitarie pubbliche". È dunque partita da ieri la nuova formula nei comportamenti tra fedeli che seguono i riti religiosi nelle Chiese.
I Vescovi, comunque, continuano a esortare alla prudenza e, soprattutto, a non far diventare le loro indicazioni un dicktat che potrebbe spaventare chi ancora non si sente sereno rispetto ai possibili contagi. "Il modo migliore per difendersi dai rischi del Covid è di essere pienamente vaccinati con due dosi e un booster e la Chiesa sostiene il programma di vaccinazione - ribadiscono - Esiste un consenso scientifico che la società si sta muovendo dalla fase nella quale il virus era pandemico alla fase nella quale diventerà endemico, anche se esiste ancora un rischio per gli assembramenti al chiuso per lunghi periodi e, per questo motivo, occorre prudenza. Tuttavia questa necessità deve armonizzarsi con il bisogno di raggiungere una normalità e questi due aspetti saranno sempre in tensione ed è questa tensione la chiave per la convivenza con il Covid".
Perciò rimane valido il buonsenso: "Chiunque manifesti sintomi di Covid-19 dovrebbe stare a casa e non partecipare a funzioni in chiesa e chiamare il medico", dicono ancora i Vescovi cattolici di Inghilterra e Galles, "Si può ancora mettere la mascherina in chiesa. Non c'è bisogno di osservare la distanza, anche se bisogna fare attenzione ai bisogni di chi ci sta vicino. Le chiese devono assicurarsi che ci sia una buona ventilazione, anche se esiste il bisogno di riscaldare gli ambienti. Poiché risulta chiaro, dalle prove scientifiche, che la trasmissione dalle superfici è minima si può ricominciare ad usare libri dei canti, messali e altri strumenti".
L'igiene resta un principio inderogabile: "È buona pratica sanificare le mani all'ingresso e all'uscita delle chiese ma non c'è bisogno per chi legge e altri ministri di farlo prima di leggere o di altri compiti svolti in chiesa anche se tutti i ministri della Comunione dovranno ancora sanificare le mani per la distribuzione dell'Eucarestia".
Ed ecco alcune delle notizie che hanno recato maggior gioia nei credenti: "Le acquasantiere possono essere di nuovo riempite, ma bisogna fare attenzione che l'acqua venga cambiata regolarmente, almeno una volta alla settimana" e anche il segno della pace è di nuovo consentito, mentre la comunione ricomincerà ad essere distribuita ai fedeli in fila ma, per il momento, non viene accompagnata dalla distribuzione del vino.
Ritornano i canti e l'uso delle mascherine è incoraggiato per chi canta. Anche le attività sociali legate alla vita parrocchiale possono ricominciare. "Mentre questa riduzione nel numero di restrizioni porterà a una normalità più diffusa il virus è ancora in circolazione", concludono i Vescovi, "ed è importante che se ne ricordi chi partecipa alla vita della Chiesa".
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