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24 Febbraio 2022 - 18:46
"Siamo stati costretti a prendere queste misure". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin parlando dell'operazione militare in Ucraina avviata la notte scorsa, in occasione di un incontro con la comunità imprenditoriale russa.
Poi, in risposta alle sanzioni decise dall'Occidente per l'invasione dell'Ucraina, ha sottolineato: "La Russia resta parte dell'economia mondiale".
"Capiamo tutti, voi e io, il mondo in cui viviamo e siamo tutti preparati, in un modo o nell'altro, per quello che sta accadendo in termini di politiche sanzionatorie e di restrizioni", ha affermato il presidente russo, rivolgendosi ai rappresentanti delle principali aziende del Paese convocati al Cremlino questo pomeriggio, poche ore dopo l'inizio dell'intervento militare contro l'Ucraina. "Quello che sta accadendo è una azione forzata. Ma non ci hanno lasciato la possibilità di fare altrimenti. I rischi per la sicurezza creati erano tali che è stato impossibile rispondere con altri mezzi", ha dichiarato Putin.
Il Cremlino ha ammonito l'Occidente a non rompere i rapporti diplomatici con Mosca. "Un Paese come la Russia non può rimanere dietro una cortina di ferro", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia stampa Interfax.
"Naturalmente potremmo avere problemi con alcuni Stati. Ma in un modo o l'altro, già avevamo problemi con questi Stati", ha aggiunto. Alla domanda su come reagirà la Russia alle sanzioni occidentali, Peskov ha risposto: "Analizzeremo gli eventi e valuteremo ulteriori passi se sorgeranno problemi".
I leader del G7, nella dichiarazione diffusa dopo il loro vertice in videoconferenza, sottolineano che "noi come G7 stiamo portando avanti severe e coordinate sanzioni economiche e finanziarie".
"Stiamo monitorando attentamente le condizioni globali del mercato del petrolio e del gas, anche nel contesto di un'ulteriore aggressione militare russa contro l'Ucraina", "e siamo pronti ad agire se necessario per affrontare potenziali problemi", affermano i leader del G7 nella dichiarazione diffusa al termine del vertice, sottolineando il sostegno ad "un dialogo coerente e costruttivo ed un coordinamento tra i maggiori produttori di energia ed i consumatori per il nostro comune interesse alla stabilità delle forniture energetiche globali".
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