Cerca

«Putin vuole tutta l’Ucraina»

«Putin vuole tutta l’Ucraina»

Primo ok ai corridoi umanitari, ma Mosca non si ferma. Parigi rivela il piano dello zar

KIEV. Ci si aspettava ben poco ieri dalla seconda tornata di negoziati russo-ucraini, ed infatti il vertice in Bielorussia non ha sortito novità sostanziali. CESSATE IL FUOCO TEMPORANEO PER CORRIDOI UMANITARI. L’incontro fra le due delegazioni (nella foto quella ucraina al tavolo) ha partorito solamente l’annuncio di corridoi umanitari per l’evacuazione dei civili, garantiti da un cessate il fuoco temporaneo nelle aree interessate di cui si fatica a vedere l’inizio, visto che fino a ieri sera i russi hanno continuato ad attaccare e bombardare in tutto il Sud dell’Ucraina e anche a Kiev. Dovrebbe essere permessa anche la consegna di cibo e medicine alla popolazione dei centri più colpiti. «Non sono stati ottenuti i risultati attesi», fanno sapere però gli ucraini al termine del tavolo, aggiungendo che il terzo round di colloqui si terrà all’inizio della prossima settimana in Bielorussia. Ma intanto, ha avvertito il presidente russo, Vladimir Putin, «l’operazione speciale» continua.

PUTIN: «STIAMO RAGGIUNGENDO GLI OBIETTIVI MILITARI». Putin, ha ulteriormente tuonato contro i «neonazisti» di Kiev, ribadendo che «non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo». A dispetto delle difficoltà incontrate per la resistenza degli ucraini, il leader del Cremlino ha assicurato che l’operazione in Ucraina «è condotta in accordo con i nostri programmi. Stiamo raggiungendo gli obiettivi e avendo successo». Putin ha rivendicato la sua guerra contro «l’anti-Russia» creata dall’Occidente, «che minaccia, anche con armi nucleari». Un’offensiva che, ha rivelato il presidente francese Emmanuel Macron che ha parlato ieri con il leader del Cremlino, mira a «prendere il controllo di tutta l’Ucraina».

ATTACCHI CONTINUI IN TUTTO IL SUD DELL’UCRAINA. Per suffragare questa sua posizione, Mosca ha continuato per tutta la giornata di ieri a bombardare Kharkiv ed ha ucciso con i raid 33 civili a Chernivtsi, dove sono state abbattute anche due scuole ed edifici residenziali. Una potenza di fuoco che non si è arrestata nemmeno un attimo e che ha continuato a sprigionarsi anche suMariupol, il porto sul Mare d’Azov, dove mezzo milione di persone sono ormai senz’acqua, elettricità e riscaldamento. ZELENSKY PRONTO A CEDERE SUL DONBASS. A sua volta il presidente ucraino Zelensky ha convocato una conferenza stampa per chiedere di parlare con Putin «perché è l’unico modo per fermare questa guerra». Il leader di Kiev, che sembra dare segni di cedimento, ha detto di essere «aperto» e «pronto ad affrontare tutte le questioni». Che, secondo i media vicini al Cremlino, riguardarebbero anche lo status delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk nel Donbass, dove i combattimenti continuano senza sosta. Kiev ha accusato Mosca di aver fatto affondare, colpendola con due missili, una nave cargo battente bandiera panamense e appartenente a una compagnia estone.«DOPO DI NOI TOCCHERÀ AI PAESI BALTICI». «Siediti con me per negoziare, ma non a 30 metri» di distanza, ha detto Zelensky che ha poi avvertito l’Europa:  «Se noi dovessimo scomparire, che Dio ci protegga, allora sarà il turno della Lettonia, della Lituania, dell’Estonia ecc... Fino al muro di Berlino, credetemi».

SI SPARA ATTORNO ALLA CENTRALE NUCLEARE DI ENERHODAR. In una giornata segnata da altri bombardamenti durissimi, continua anche l’incubo nucleare. Mosca ha aperto il fuoco a Enerhodar, vicino alla più grande centrale d’Europa, dopo che le truppe sono entrate nella città ucraina con i carri armati. E che l’allarme sia alto lo dimostra il fatto che la Commissione europea lavora a un «piano di emergenza» nel caso in cui la Russia attaccasse le centrali nucleari in Ucraina.

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Il Roma

Caratteri rimanenti: 400

Logo Federazione Italiana Liberi Editori