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Guerra in Ucraina, Mariupol: «Russia non rispetta cessate il fuoco, rinviata evacuazione»

Guerra in Ucraina, Mariupol: «Russia non rispetta cessate il fuoco, rinviata evacuazione»

Guerra Ucraina-Russia, è stata rinviata l'evacuazione dei civili da Mariupol, nel sud dell'Ucraina. Lo hanno riferito le autorità locali, spiegando che il rinvio è dovuto "al fatto che la parte russa non aderisce al regime di cessate il fuoco e continua a bombardare" sia la stessa Mariupol che l'area circostante.

La municipalità di Mariupol ha chiesto agli abitanti in fuga dalla città di andare nei rifugi, mentre sono in corso i negoziati con la Russia per l'evacuazione sicura della popolazione attraverso i corridoi umanitari. "Altre informazioni arriveranno presto - fanno sapere - Al momento ci sono negoziati con la Federazione russa per il cessare il fuoco e per assicurare un corridoio umanitario sicuro. La polizia informerà i residenti con l'aiuto di altoparlanti". L'evacuazione della popolazione sarebbe dovuta iniziare alle 11 ora locale.

Più di 200mila persone erano pronte a lasciare la città di Mariupol e altre 15mila la vicina Volnovakha, secondo quanto ha reso noto la vice premier Iryna Vereshchul parlando con il sito di notizie locali Strana. Autobus erano stati messi a disposizione dalle autorità locali per l'evacuazione e si raccomandava a chi invece lascerà le due città con mezzi propri di dare un passaggio a quante più persone possibile.

LAVROV - E' "il regime ucraino" che sta impedendo l'evacuazione dei civili da Mariupol, ha replicato alle accuse il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. In un punto stampa a Mosca, Lavrov ha detto che "ci sono notizie secondo cui le autorità ucraine a Mariupol non permettono l'evacuazione dei civili" attraverso i corridoi umanitari.

"Non è ancora stata fissata una nuova data per il terzo round dei negoziati tra Russia e Ucraina ha affermato Lavrov.

"La nostra delegazione aspetta una qualche informazione da parte ucraina. La situazione è un po' strana: tutti vogliono arrivare a un'intesa eppure sembra che gli ucraini inventino sempre dei motivi per tirare per le lunghe i termini dell'incontro che sono già stati concordati", ha dichiarato.

"Non abbiamo ancora ricevuto nessuna notizia su una nuova data - ha aggiunto - noi già dalla sera di ieri eravamo pronti per questa nuova tornata di colloqui".

Secondo Lavrov, "Zelensky cerca di provocare un conflitto tra la Nato e la Russia".

"Poco fa ha persino ripreso la Nato, ha rilasciato dichiarazioni molto forti nei confronti dei suoi tutor", ha proseguito, riferendosi sempre al leader ucraino.

Secondo il capo della diplomazia di Mosca, Zelensky "spera di risolvere il conflitto con la partecipazione della Nato e non attraverso i colloqui" ma questo significa che non sente che la Nato "non vuole intervenire" in Ucraina.

UCCISO UN NEGOZIATORE - Denys Kireev, uno dei membri della delegazione ucraina che ha partecipato al primo round di negoziati con la Russia a Gomel, in Bielorussa, è stato ucciso durante un'operazione dei servizi di sicurezza ucraini (Sbu). Lo ha riferito il deputato Oleksiy Goncharenko sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax-Ucraina.

Secondo il deputato, i servizi avevano prove chiare del suo tradimento, incluse alcune telefonata. Kireev, ha aggiunto, è stato ucciso durante un'operazione per arrestarlo.

Intanto i russi si stanno avvicinando alla seconda centrale nucleare alla seconda più grande centrale del Paese, sono a "una ventina di miglia (32 km)". A denunciarlo nella notte l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield, senza indicare il nome dell'impianto.

Secondo Energoatom, organismo ucraino di supervisione delle centrali nucleari, il secondo più grande impianto del Paese è quello di Yuzhnoukrainsk, nella regione di Mykolaiv, nel sud dell'Ucraina.

L'offensiva di Mosca è continuata nel decimo giorno di conflitto con il supporto aereo e l'uso di armi di alta precisione. Secondo le forze armate ucraine la Russia sta lavorando per circondare Kiev e Kharkiv. La difesa nella capitale continua a respingere "l'offensiva nemica" e a infliggere sconfitte alle truppe attaccanti, secondo il rapporto.

L'intelligence britannica, secondo quanto reso noto dal ministero della Difesa di Londra, ritiene che nelle ultime 24 i raid aerei e le operazioni militari russi si siano ridotti di intensità. Restano nelle mani delle forze russe le città di Kharkiv, Chernihiv e Mariupol, che, insieme a Sumy, "sono tutte circondate dalle forze russe". E ancora, secondo il ministero della Difesa di Londra, le forze di Mosca "stanno probabilmente avanzando verso la città portuale meridionale di Mykolaiv: c'è la possibilità che queste forze cerchino di aggirare la città per dare priorità all'avanzata verso Odessa".

Il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov è tornato a criticare la Nato per il no all'imposizione di una No Fly Zone sui cieli dell'Ucraina. "Le uccisioni, raid mirati, razzi contro palazzi abitati, ospedali, reparti maternità di ospedali e asili e la distruzione di uno dei Paesi europei non sono sufficienti nel 21esimo secolo. Va bene", ha affermato Reznikov. "Chi ora si oppone alla chiusura dei cieli ucraini deve ricordarsi dell'aprile del 1986", ha denunciato, riferendosi al disastro di Chernobyl.

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