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12 Marzo 2022 - 13:29
Guerra Ucraina-Russia, il ministero degli Esteri ucraino denuncia un bombardamento contro una moschea a Mariupol dove si erano rifugiati "più di 80 civili". "La moschea del sultano Solimano il Magnifico e Roxelana a Mariupol è stata bombardata dagli invasori russi - si legge in un tweet del ministero - Più di 80 adulti e bambini si nascondono lì dai bombardamenti, anche cittadini turchi".
Sarebbero 79 i bambini rimasti uccisi in Ucraina a causa dell'invasione russa. "La guerra della Russia uccide 79 bambini ucraini", scrive su Twitter The Kyiv Independent, che cita dati dell'ufficio del procuratore generale secondo cui quasi 100 bambini sono rimasti feriti dal 24 febbraio. La notizia viene riportata anche da Ukrinform.
TELEFONATA MACRON-SCHOLZ-PUTIN
E' in corso una nuova telefonata tra il presidente francese Emmanuel Macron, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ed il presidente russo Vladimir Putin. Lo riferisce l'Eliseo. Il colloquio era stato anticipato ieri dallo stesso Macron al termine del vertice europeo di Versailles.
CORRIDOI UMANITARI
Sarebbero più di una decina i corridoi umanitari in programma per oggi per l'evacuazione dalle città ucraine dei civili in quello che è di fatto il 17esimo giorno dall'invasione russa. Sono continuati per tutta la notte gli attacchi delle forze russe ormai molto vicine a Kiev dove all'alba sono suonate le sirene antiaeree. Allarme aereo anche a Leopoli e, secondo quanto riferiscono i media locali, anche a Odessa, Kharkiv, Cherkasy e Sumy. Nella notte sono stati colpiti alcuni sobborghi della capitale ucraina.
Un convoglio di mezzi con generi alimentari e bus è partito da Zaporizhzhia per la città assediata di Mariupol, secondo le informazioni diffuse dalla vice premier Iryna Vereshchuk. E' il quinto tentativo di raggiungere la città.
Stando alla Vereshchuk ci sarebbero corridoi umanitari anche per località a nordovest di Kiev, comprese Hostomel, Makariv e Borodjanka. E ci sarebbero anche nuovi tentativi di far uscire i civili da aree nel nordest del Paese, compresa Sumy.
"Spero la giornata vada bene" e che "tutte le rotte previste vengano aperte". Si è espressa così la vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, riguardo i corridoi umanitari che dovrebbero funzionare oggi in varie aree dell'Ucraina, anche quella di Mariupol. Spero, ha aggiunto la vice premier in dichiarazioni riportate dal Guardian, che "la Russia rispetti i suoi obblighi a garantire il regime di cessate il fuoco".
KIEV ACCERCCHIATA
"Il grosso delle forze terrestri russe si trova adesso a circa 25 chilometri dal centro di Kiev", ha riferito il ministero della Difesa britannico, citando l'intelligence, secondo cui continuano gli scontri a nordest della capitale ucraina. Il ministero ha riferito poi che, oltre a Kiev, restano accerchiate le città di Kharkiv, Sumy, Mariupol e Chernihiv, che continuano a subire "pesanti bombardamenti".
L'intelligence britannica conferma che l'enorme convoglio militare russo che avanza verso Kiev si è disperso a nord della capitale. "Probabilmente questo serve per sostenere il tentativo russo di circondare la città - ha scritto il ministero della Difesa di Londra su Twitter, citando le fonti di intelligence - Potrebbe anche essere un tentativo russo per ridurre la sua vulnerabilità a contro attacchi ucraini, che sono costati perdite significative alle forze russe".
“Mentre sono in corso i combattimenti alle porte di Kiev, la capitale si prepara a difendersi” ha scritto su Telegram il sindaco della capitale ucraina Vitalij Klychko, aggiungendo che “continuiamo a rafforzare i posti di blocco e prepariamo riserve di prodotti, medicinali e beni di prima necessità”. “E’ il terzo giorno – aggiunge Klychko - che la capitale aiuta la regione di Kiev nell'evacuazione dei residenti di Gostomel, Bucha, Vorzel e Irpin. La città fornisce gli autobus. E i soccorritori di Kiev accolgono le persone alla stazione ferroviaria. Coloro che vogliono lasciare Kiev vengono inviati in treno nell'Ucraina occidentale”.
I soccorritori a Kharkiv hanno recuperato questa mattina i corpi di cinque persone, tra cui due bambini, uccise dalle bombe russe contro un edificio residenziale del sobborgo di Slobozhanske. Lo ha reso noto il Servizio d'emergenza ucraino su Telegram.
Un deposito di prodotti congelati ha preso fuoco nella notte dopo essere stato colpito in un raid russo sul distretto di Brovary, a nordest di Kiev. Lo ha reso noto il ministero dell'Interno ucraino, secondo cui al momento non si registrano vittime.
Le autorità ucraine hanno accusato la Russia di aver colpito e danneggiato l'ospedale oncologico e vari edifici residenziali a Mykolaiv, nel sud del Paese, con bombardamenti con artiglieria pesante. Al momento del raid si trovavano nella struttura il direttore Maksim Beznosenko e centinaia di pazienti, ma al momento non si registrano vittime.
Due esplosioni sono state registrate all'alba a Dnipro, nella parte centrale dell'Ucraina. Secondo il sindaco della città, Borys Filatov, citato dal "Kiev independent", il sistema di difesa aereo ha respinto l'attacco russo. Non si registrano vittime.
Circa il 70% della regione di Luhansk, nell'Ucraina orientale, è occupato dalle truppe russe, secondo Serhiy Haidai, il governatore di Luhansk Oblast. Le aree rimaste sotto il controllo di Kiev hanno affrontato continui bombardamenti e decine di civili sono stati feriti o uccisi. Haidai ha scritto su Facebook che non ci sono corridoi umanitari per le persone per lasciare la regione in modo sicuro.
In realtà l'evacuazione dei civili dalle città ucraine assediate dovrebbe continuare oggi. Sei corridoi di fuga sono previsti per la regione di Sumy, nel nord-est del paese, ha detto Dmytro Zhyvytskyi, capo dell'amministrazione regionale di Sumy, su Telegram.
Le truppe russe hanno distrutto finora 3.491 infrastrutture militari in Ucraina. Lo ha riferito il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dalle agenzie di stampa di Mosca, affermando che le forze della Federazione "continuano l'offensiva in Ucraina su un ampio fronte".
Ammonterebbero a oltre 12mila le perdite fra le fila russe dal giorno dell'inizio dell’attacco di Mosca all’Ucraina, lo scorso 24 febbraio, rende noto il bollettino quotidiano dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, diffuso su Facebook, che riporta cifre che non è possibile verificare in modo indipendente. Secondo il resoconto dei militari ucraini, a oggi le perdite russe sarebbero di oltre 12mila uomini, 362 carri armati, 1205 mezzi corazzati, 135 sistemi d'artiglieria, 62 lanciarazzi multipli, 33 sistemi di difesa antiaerea. Stando al bollettino, che specifica che i dati sono in aggiornamento a causa degli intensi combattimenti, le forze russe avrebbero perso anche 58 aerei, 83 elicotteri, 585 autoveicoli corazzati, 3 unità navali, 60 cisterne di carburante e 7 droni.
Alla tv ucraina il capo della Direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino Kirill Budanov ha dichiarato che "solo il presidente russo Vladimir Putin e il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu sono convintamente a favore della continuazione di una guerra su vasta scala con l'Ucraina".
"Ci sono stati grossi problemi all'interno della leadership militare e politica della Russia – ha detto Budanov - In effetti, ora ci sono solo due persone che sono assolutamente a favore della continuazione della guerra, gli altri stanno cercando di fermarla. La stragrande maggioranza dei russi è contraria".
MINSK
"Voglio sottolineare che il trasferimento di truppe non è in alcun modo collegato a preparativi e soprattutto non è collegato alla partecipazione di soldati bielorussi all'operazione militare speciale sul territorio dell'Ucraina". Si è espresso così il capo di stato maggiore delle forze armate della Bielorussia, Viktor Gulevich, in dichiarazioni riportate dal Guardian che confermano l'invio di cinque gruppi tattici di battaglione al confine per una rotazione con le forze già dispiegate nell'area.
CHERNOBYL
Intanto è stata parzialmente ripristinata l'energia elettrica nella centrale nucleare di Chernobyl. Lo ha reso noto l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), citando l'operatore ucraino Ukrenerho. L'impianto era stato disconnesso dalla corrente elettrica dalle forze russe e nei giorni scorsi era stato lanciato l'allarme sul rischio di rilascio di materiale radioattivo se l'impianto non fosse stato in grado di raffreddare parte del combustibile nucleare esaurito.
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