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22 Agosto 2022 - 13:45
È stato azionato a distanza l'ordigno esploso sabato sera nell'auto sulla quale viaggiava Darya Dugina, figlia di Alexander Dugin, l'ideologo ritenuto vicino al presidente russo, Vladimir Putin. Lo hanno riferito fonti di sicurezza citate dall'agenzia di stampa Tass. "E' stato stabilito che la bomba sull'auto di Dugina è stata innescata a distanza. Presumibilmente, i movimenti dell'auto sono stati monitorati", hanno affermato le fonti.
L'auto sulla quale viaggiava Dugina era una jeep di proprietà del padre. L'esplosione è avvenuta nell'area di Bolshiye Vyazemy, nella periferia di Mosca. La donna è morta sul colpo.
TSARGRAD E IL DITO PUNTATO CONTRO L'OCCIDENTE - "Chi ha ucciso il soldato Darya Dugina?", titola inoltre il sito di notizie Tsargrad che fa capo all'oligarca fondamentalista Kontantin Malofeev, diretto da Dugin sin dalla sua apertura, nel 2015, proprio quando, sulla scia dell'annessione della Crimea e sullo scontro aperto nel Donbass pochi mesi prima, l'ideologia del 'Russkiy Mir' promossa dal filosofo e dalla figlia acquisivano spazio nella narrativa ufficiale. La stessa Dugina, che aveva già collaborato in passato con l'emittente tv Tsargrad, sarebbe tornata a condurre la trasmissione "Prima i russi".
L'omicidio della "patriota russa", definita anche una vera guerriera, da sempre in prima linea nel confronto con l'Occidente, "ha scioccato milioni di persone non solo in Russia ma in tutto il mondo", si precisa. "Il fatto che quanto accaduto sia un attacco terroristico, un colpo al mondo russo, inferto vilmente, in sordina, non solleva dubbi tra gli esperti. Rimane una domanda importante: chi sono il mandante e l'esecutore?", si sottolinea. "Saranno le indagini a doverlo scoprire. Ma possiamo già presumere che ciò sia stato fatto per volere dell'Occidente".
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