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Su Netflix le confessioni della trafficante con lo chignon

Su Netflix le confessioni della trafficante con lo chignon

La docuserie contiene anche l'intervista all'avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali internazionali, sui cartelli della droga sudamericani

Si chiama «High: confessioni di una trafficante di droga a Ibiza» la mini serie su Michaella McCollum prodotta dalla Bbc e trasmessa in mezzo mondo, compresa l'Italia, da Netflix. Michaella McCollum fu arrestata il 6 agosto del 2013, a soli 20 anni, all’aeroporto internazionale Jorge Chavez di Lima, in Perù, insieme a una coetanea perché nel loro bagaglio fu rinvenuta cocaina per un valore di 1,5 milioni di sterline. Il 17 dicembre 2013 le due sono state condannate a sei anni e otto mesi di reclusione nel famigerato carcere di Ancon 2 in Perù. Nella serie è la stessa protagonista che racconta quel periodo vissuto all’insegna del rischio e di come è cambiata la sua vita da quando è diventata nota come la trafficante di droga con lo chignon gigante tra i capelli.
Nella docuserie c’è anche un’interessante intervista rilasciata proprio al canale britannico dall’avvocato Alexandro Maria Tirelli, presidente delle Camere penali internazionali, in qualità di esperto di narcotraffico e cartelli della droga. Tirelli, tra le altre cose, ha raccontato l’importanza del «mulo» (colui che trasporta gli stupefacenti) per i cartelli colombiani: «Lo spacciatore, come Michaella, è un semplice numero in un giro d’affari enorme». Un giro d’affari che a Ibiza, nel periodo estivo (quello di massima affluenza) sfiora i 400mila euro al giorno. La serie tv, e la storia di Michaella McCollum, è stata anche protagonista di un articolo del Financial Times.

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