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11 Gennaio 2023 - 20:12
Il governo Lula esonera tutti i vertici della sicurezza di Brasilia dopo che il giudice della Corte Suprema Alexandre de Moraes ha ordinato l'arresto di Anderson Torres, ex ministro della Giustizia di Bolsonaro che era responsabile della sicurezza nella capitale durante l'attacco di domenica scorsa alle sedi istituzionali da parte di migliaia di sostenitori dell'ex presidente. Il segretario esecutivo del ministero della Giustizia, Ricardo Cappelli, lo ha annunciato su Twitter affermando di aver "dimesso tutti i dirigenti che erano stati nominati da Torres".
"Cercheremo di ristabilire la squadra che ha guidato con successo l'operazione di sicurezza durante l'insediamento del presidente Lula", ha aggiunto. Subito dopo la rivolta Torres - che domenica è partito alla volta degli Stati Uniti - era stato sospeso insieme al governatore di Brasilia, Ibaneis Rocha, entrambi accusati di omissioni e "connivenza" con i rivoltosi.
In una conferenza stampa, Cappelli oggi ha detto che l'intero dispositivo di sicurezza del distretto federale è mobilitato per evitare il ripetersi di azioni da parte di gruppi estremisti come quelli avvenuti domenica.
Il giudice della Corte Suprema brasiliana ha vietato i blocchi stradali e le manifestazioni e qualsiasi azione che impedisca l'accesso agli edifici pubblici. Lo riferisce O Globo, secondo cui sono previste multe di 20mila real (circa 3.500 euro) per gli individui e di centomila reais per le aziende che non dovessero rispettare queste disposizioni.
Rispetto a quanto successo a Brasilia, "non vorrei pensare ad un golpe, ma ad un gruppo di squilibrati che non hanno ancora capito che le elezioni si sono concluse, che non accettano il fatto che il voto elettronico sia il più perfetto del mondo" ha detto il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, ricevendo oggi il presidente della Camera e il vice presidente del Senato, secondo quanto riferisce il sito G1.
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