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08 Febbraio 2023 - 09:07
Si è aggravato ancora il bilancio del terremoto di 7.8 gradi della scala Richter che ha colpito Turchia e Siria: stando agli ultimi dati forniti dalle autorità i morti sarebbero già 11.200. In Turchia le vittime accertate sono 6.957 e 38mila i feriti, secondo l'aggiornamento fornito dal ministro dell'Ambiente Murat Kurum. In Siria il sisma ha provocato la morte di almeno 2.530 persone sull'insieme del territorio.
Numeri destinati a salire a fronte della carenza di macchinari e strumenti necessari a venire in soccorso di chi ancora si trova sotto le macerie, strade interrotte dai danni causati dalle scosse, temperature molto basse. Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, che ieri ha proclamato uno stato di emergenza di tre mesi in 10 tra le province più colpite, è atteso oggi nella regione, stando all'agenzia Demiroren. Nel Paese operano assieme alle squadre di emergenza turche i team inviati in soccorso da 35 Paesi, secondo quanto annunciato ieri dal ministro degli Esteri Mevlüt Çavusoglu.
Nelle zone devastate dal terremoto e colpite dal gelo avvengono ancora salvataggi che sanno di miracolo: una bambina di circa 8 anni è stata salvata dopo essere rimasta intrappolata per 40 ore a Salqin, in Siria. Ad Hatay, in Turchia, un bambino di otto anni è stato salvato dalle macerie dopo circa 52 ore. Un ragazzo rimasto sepolto ad Antiochia è stato individuato vivo dopo 48 ore dalle squadre Usar dei vigili del fuoco italiane. Secondo quanto si apprende, il ragazzo si trova sotto diversi solai crollati. Le operazioni per estrarlo sono ancora in corso e sono particolarmente complesse per l'instabilità delle macerie.
"Il mio pensiero va in questo momento alle popolazioni della Turchia e della Siria duramente colpite dal terremoto che ha causato migliaia di morti e feriti". Così il Papa al termine dell'udienza generale. "Con commozione prego per loro ed esprimo la mia vicinanza a questi popoli, ai familiari delle vittime e a tutti coloro che soffrono per questa devastante calamità - ha aggiunto -. Ringrazio quanti si stanno impegnando per portare soccorso e incoraggio tutti alla solidarietà con quei territori in parte già martoriati da una lunga guerra".
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