Tutte le novità
11 Settembre 2023 - 15:07
È salito a 2.497 il numero delle persone che hanno perso la vita e a 2.476 quello dei feriti a causa del devastante terremoto che ha colpito il Marocco. Lo ha reso noto il ministero degli Interni di Rabat spiegando che stanno continuando le operazioni di ricerca. E' quanto riporta l'agenzia di stampa marocchina.
Rabat accetta aiuti solo da Spagna, Gb, Qatar ed Emirati
Il ministero degli Interni marocchino ha chiarito in un comunicato di aver accettato solo l'aiuto offerto da Spagna, Regno Unito, Qatar ed Emirati Arabi Uniti. "Le autorità marocchine hanno risposto favorevolmente, in questa fase specifica, alle offerte di sostegno dei paesi amici Spagna, Qatar, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti, che si erano offerti di mobilitare squadre di ricerca e soccorso", ha precisato il ministero un comunicato ufficiale raccolto dalla televisione marocchina 2M.
Rabat giustifica la sua decisione con la "valutazione precisa" dei bisogni e "tenendo conto che la mancanza di coordinamento in tali situazioni potrebbe essere controproducente". In ogni caso, il governo marocchino non esclude di chiedere aiuto ad altri Paesi, se necessario: "Con l'avanzamento delle operazioni di intervento, la valutazione dei possibili bisogni potrebbe evolversi, il che consentirebbe di sfruttare le offerte di sostegno presentate da altri paesi amici, secondo le esigenze specifiche di ogni fase".
La Francia ha stanziato cinque milioni di euro per le organizzazioni non governative che stanno operando in Marocco, in modo da poter aiutare la popolazione colpita dal sisma, contribuire nei soccorsi e nelle ricerche. Lo ha annunciato la ministra degli Esteri francese Catherine Colonna che, a proposito della mancata richiesta ufficiale di aiuti da parte di Rabat a Parigi, parla di ''scelta sovrana''.
"Il Marocco è sovrano, è l'unico in grado di determinare quali siano le sue esigenze. Una sessantina di Paesi hanno fatto offerte e il Marocco decide in modo sovrano", ha dichiarato la responsabile della diplomazia francese intervistata da Bfmtv.
"Qui tutti sono morti o in ospedale", voci da villaggio distrutto
"In questo villaggio la gente è morta o in ospedale". Sono le parole con cui il corrispondente della Bbc è stato accolto al suo arrivo a Tafeghaghte, un villaggio nella regione dell'Atlante completamente raso al suolo dal sisma. Dei 200 abitanti, 90 sono morti accertati, ma la maggior parte degli altri sono feriti o dispersi.
A parlare è Hassan, uno dei pochi sopravvissuti. "Abbiamo bisogno dell'aiuto del governo. Sono molto in ritardo, in ritardo nel venire ad aiutare la gente", aggiunge l'uomo, mentre cammina fra le macerie di quelle che prima erano case tradizionali in pietra e mattoni. "La gente non aveva la possibilità di uscire, non ha avuto tempo di mettersi in salvo", aggiunge. Suo zio è sotto le macerie, ma Hassan sa già che nessuno scaverà per cercarlo, perché non ci sono i macchinari necessari. Secondo lui il Marocco dovrebbe accettare aiuto dall'esterno, ma il suo timore è che venga rifiutato per orgoglio.
Copyright @ - Nuovo Giornale Roma Società Cooperativa - Corso Garibaldi, 32 - Napoli - 80142 - Partita Iva 07406411210 - La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo - Il giornale aderisce alla FILE (Federazione Italiana Liberi Editori) e all'IAP (Istituto di autodisciplina pubblicitaria) Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo giornale può essere riprodotta con alcun mezzo e/o diffusa in alcun modo e a qualsiasi titolo